Herrera rapinato per un cellulare: gli sparano, resta paralizzato

Colpito da un proiettile, adesso rischia di restare paralizzato per sempre. E' successo a Jefferson Herrera, 22 anni, difensore del Club Depor Fc (società della seconda divisione colombiana), centrato da un pallottola che gli ha provocato lesioni al midollo osseo. A Cali, nel quartiere Ulpiano Lloreda, durante la notte di Capodanno il calciatore è stato avvicinato da un malvivente che, arma in pugno, lo ha minacciato: voleva il cellulare che in quel momento stava utilizzando per una telefonata. In seguito alla resistenza opposta dal giocatore sarebbe nata una breve colluttazione fino al momento dello sparo: Herrera, soccorso dai familiari, è stato subito trasportato in gravi condizioni in ospedale e la sua situazione è drammatica avendo perso la sensibilità degli arti inferiori e superiori. Le forze dell'ordine hanno fatto scattare anche le indagini, arrivando perfino a porre una taglia sulla testa dell'aggressore latitante come incentivo alla collaborazione da parte della popolazione. Tra i tanti messaggi d'incoraggiamento giunti a Herrera c'era anche quello di Alexis Vieira, calciatore uruguaiano che – sempre a Cali – venne rapinato e ferito da un colpo di pistola che gli causò la paresi delle gambe.
In Colombia ci sono precedenti episodi di violenza efferati. Il più noto risale al 1994 quando Andres Escobar venne ammazzato a Medillin all'uscita di un ristorante. I killer fecero scattare l'agguato e lo trucidarono esplodendo 12 colpi di pistola. Escobar, protagonista in negativo della gara con gli Stati Uniti (sua l'autorete che costò l'eliminazione ai Cafeteros), venne giustiziato da 3 uomini e una donna, secondo le testimonianze raccolte allora. Un anno dopo fu il difensore dell'Envigado Alveiro Pico Hernandez a essere ucciso nei pressi della propria abitazione, mentre nel '99 Juan Guillermo Villa venne assassinato alla vigilia di Natale.