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Hengbart accusa Ravanelli: “Sembrava che ci dopassimo”. La replica: “Calunnie”

Il calciatore dell’Ajaccio attacca l’ex allenatore. Reazione immediata: “Si sono voluti far passare integratori alimentari, che si comprano in qualsiasi supermercato, per sostanze dopanti. Mi sono già informato con il mio avvocato su come difendere la mia immagine da queste accuse infamanti”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il ‘j'accuse' è di Cedric Hengbart. Il calciatore dell'Ajaccio ha puntato l'indice contro Fabrizio Ravanelli, dimessosi la settimana scorsa, e il preparatore atletico Gianpiero Ventrone. Parole pesanti: "Ci facevano prendere delle sostanze, ma io sono stato tra i pochi a rifiutarmi. Mi sembrava di essere dopato, ma a 33 anni e con 10 anni di carriera alle spalle non vado a prendermi certi prodotti", ha raccontato al telefono durante una trasmissione sportiva francese. Creatina, proteine, amminoacidi e omega-3: sarebbero queste le ‘sostanze' inaccettabili, la pietra dello scandalo scagliata da Hengbart.

La replica di Ravanelli è durissima. Sdegnato, l'ex attaccante della Juve, ha risposto così alla chiamata di SkySport: "Non sono arrabbiato, ma allibito e amareggiato. Si sono voluti far passare integratori alimentari, che si comprano in qualsiasi supermercato, per sostanze dopanti, mettendo tutto in un unico calderone. Mi sono già informato con il mio avvocato su come difendere la mia immagine da queste accuse infamanti".

Controlli severi. Ravanelli non solo cita la severità della normativa vigente in Francia, ma anche un episodio capitato in occasione della partita contro il Rennes: a fine gara tutti i giocatori impiegati vennero sottoposti ad analisi. "Hanno preso dei campioni a tutti e non è risultato niente. Non capisco come siano potute uscire queste voci".

Accuse viziate da vendetta. E' l'ipotesi avanzata da Ravanelli. "L'ho messo fuori squadra appena arrivato, perché non rientrava nei miei piani. Lui avrebbe potuto prendere anche 50 chili di prodotti, ma con me non avrebbe giocato mai".

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