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Hangeland antidivo: va a casa in Metro, donò i regali di nozze in beneficenza

Il difensore del Crystal Palace, Hangeland, come Klopp: anche lui ama tornare a casa a piedi, da cittadino comune. Nel 2009 chiese agli invitati del suo matrimonio opere di bene: versare soldi per i progetti di Save The Children. “Sono solo un ragazzo normale che ama giocare al calcio, i soldi non sono tutto”
A cura di Maurizio De Santis
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Hangeland attende l'arrivo della Metro nell'immagine postata da @PalaceFanTV
Hangeland attende l'arrivo della Metro nell'immagine postata da @PalaceFanTV

Ricordate Jurgen Klopp che, dopo aver perso la gara di Champions con la Juventus, lasciò lo stadio come un comune cittadino e s'avviò verso casa a piedi? Brede Hangeland, difensore centrale norvegese del Crystal Palace (club della Premier League), fa la stessa cosa. Altro calcio, altra realtà lontana anni luce dalle esasperazioni e dagli isterismi che spesso fanno capolino all'esterno degli stadi italiani. Dopo aver giocato la partita di Curling Cup contro il Charlton, il colosso scandinavo (è alto quasi due metri) ha salutato allenatore e compagni di squadra, poi, zaino in spalla, s'è diretto verso la fermata della Metro. Niente auto di lusso. Nessun bolide fiammante ad accompagnarlo. Niente colpi di testa. Semplicità assoluta, elogio della normalità che dalle nostre parti viene associata a cronache marziane… Ma lo immaginate un giocatore che esce dall'impianto al termine di un match? Sarebbe così libero di muoversi per la città senza essere disturbato di continuo? Be', la risposta la sapete già…

In Inghilterra, invece, Hangeland può ‘permettersi il lusso' di salire a bordo dei mezzi pubblici. Accomodarsi su una panchina nell'attesa che il veicolo passi. Leggere un libro, sfogliare una rivista. Imprecare tra sé e sé per quel rigore non dato e quella palla che proprio non voleva entrare. Una scena da ‘corto' ma è tutto vero. Anzi, non è la prima volta che il difensore norvegese preferisce servirsi della Metro (come fanno anche altri compagni di squadra) una volta uscito da Selhurst Park, lo stadio del Crystal Palace. A 33 anni, dopo aver conseguito anche una laurea in economia e commercio seguendo i corsi on-line, ha rinnovato il contratto con le ‘aquile' nell'estate scorsa per un ingaggio da circa 110mila euro al mese, cifra che lo tiene di gran lunga ai margini rispetto agli stipendi da ‘Paperone'. In fondo, per vivere bene, gli possono anche bastare…

Su di lui i tabloid raccontano anche una storia particolare: anno 2009, allora giocava tra i ‘cottagers' del Fulham, Hangeland decise di sposarsi e, d'accordo con la consorte, chiese a tutti gli invitati di non spendere soldi per comprare regali ma di versare quella somma (poco meno di 50 mila euro) in beneficenza a Save The Children (come raccontato dal Telegraph) per costruire una scuola in Cambogia. "Sono solo un ragazzo normale che ama giocare al calcio, i soldi non sono tutto". Non è da questi particolari che si giudica un giocatore ma un uomo sì.

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