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Handanovic l’insuperabile: sei rigori parati e l’Udinese è a un passo dalla Champions

Solo Crespo e Totti quest’anno hanno segnato al portiere dell’Udinese che ha fermato ben 6 penalty. Ma da sempre, Handanovic è stato un grande para-rigori.
A cura di Alessio Pediglieri
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handanovic pararigori

Quando la palla è sul dischetto, è meglio che di fronte non ci sia Samir Handanovic, il portiere para-rigori che quest'anno si è superato fermando dagli undici metri ben sei penalty.

Il portierone dell'Udinese sta mettendo un sigillo importante nella stagione quasi perfetta dei friulani. E non è un caso. Handanovic conta tanto quanto il suo compagno Antonio Di Natale, bomber dal palato sopraffino capace in due stagioni di andare a segno ben 58 volte.

handanovic pararigori

L'ULTIMA PERLA CHE VALE LA CHAMPIONS – Nella sfida vinta contro la Lazio, Handanovic ha messo la propria firma nel tabellino finale. E' vero, è stata la partita perfetta di Sanchez – sempre più Maravilla – e di Di Natale, ma anche il 27enne portiere di origini slovene non ha voluto mancare all'appello dei protagonisti di un successo che ha il sapore di un passo importantissimo verso il quarto posto. Non è stata una partita dalle grandi parate, dagli intevententi eccezionali che in altre occasioni hanno esaltato il numero 1 bianconero, ma è anche nella "normalità" che si vedono i fuoriclasse. Ed è bastato pochissimo: con Zarate sul dischetto, Handanovic non ha nemmeno dovuto superarsi, fermando un tiro che avrebbe potuto riaprire la partita e mettere in difficoltà l'Udinese. E invece, più per demeriti del laziale che per proprie capacità, ha respinto il rigore. Il sesto stagionale.

LE ALTRE CINQUE PERLE – L'ultimo penalty pesantissimo era stato quello respinto al Matador Cavani. Una parata decisiva come quelle durante tutta la partita  con l'Udinese che ha sbancato il San Paolo per 2-1. Ripetendosi contro il Napoli. Infatti i partenopei sono stati la sua preda preferita della stagione. Già all'andata, sul 3-1, ha spento sul nascere i sogni rimonta del Napoli, fermando dagli undici metri Hamsik. Anche in quell'occasione, Handanovic aveva suggellato la sua partita perfetta con altre parate determinanti lungo tutti i 90 minuti. Con l'Udinese che festeggia ‘sei punti sei' sul Napoli, punti pesantissimi, come quelli conquistati per altri penalty parati. Prima del San Paolo il portierone si era già esibito abbassando la saracinesca contro Inter, Bari e Lecce. Tante le sue vittime eccellenti: Samuel Eto'o, Barreto e Di Michele gli sfortunati, anche se poi l'ex Barça ha ribadito in rete la respinta di Handanovic. Solamente Crespo e Totti sono riusciti a perforare dal dischetto la porta difesa da Handanovic. Insomma una percentuale di tutto rispetto quella dello sloveno, che sommata alla sua grande stagione lo catapulta di diritto nell'occhio del ciclone del prossimo mercato estivo.

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DALL'UDINESE, ALL'UDINESE. UNA CARRIERA IN FRIULI – Nel 2005 esordisce con l'Udinese in Coppa Italia mentre suo esordio in Serie A con la maglia dell'Udinese il 15 maggio 2005 in Udinese-Sampdoria sullo 0-1, entrando al 28′ per l'infortunio del portiere titolare De Sanctis, senza subire gol.  La stagione successiva si presenta come titolare fisso nel neopromosso Treviso ma un brutto inizio di campionato gli costa il posto dopo tre giornate a favore di Zancopè. Un rapporto difficile con la società, subendo sette reti in tre partite e venendo anzitempo indicato come il punto debole della squadra. E così, a gennaio, il Treviso riesce ad ottenere uno scambio tra Handanovic ed il portiere Sereni e finisce alla Lazio, dove giocherà una sola gara contro il Parma, peraltro senza subire reti. Ma la girandola dei prestiti non finisce qui: nella stagione 2006-07 viene ceduto in prestito dall'Udinese al Rimini, in Serie B: dopo un inizio stagionale senza molte pretese si riscatta dimostrandosi un ottimo portiere e contribuendo a mantenere i romagnoli a lungo candidati per la promozione. E' un anno particolare, con una serie B d'elite che ospita la penalizzata Juventus. Ma le prestazioni di Handanovic sono così convincenti che viene indicato come miglior portiere della Serie B, proprio dietro a sua maestà Gigi Buffon. A luglio 2007 rientra all'Udinese e il 10 agosto 2007 rinnova il contratto con la società friulana fino al 2012. Dopo la cessione di De Sanctis in Spagna al Siviglia, inizia il campionato come riserva di Chimenti, ma alla terza giornata in Juventus-Udinese, terminata 0-1, viene promosso nel ruolo di portiere titolare.

DA SEMPRE UN PARA RIGORI – Nelle ultime giornate di campionato del 2007, da titolare con la maglia dell'Udinese, Samir Handanovic ha mostrato la sua bravura nel parare i calci di rigore, infatti il 4 maggio in Empoli-Udinese (0-1) para il rigore di Sebastian Giovinco e di fatto toglie le ultime speranze di salvezza all'Empoli. Due settimane più tardi il giovane portiere sloveno si ripete; questa volta a San Siro contro il Milan, partita terminata 4-1 per i rossoneri, Handanovič para il rigore a Kaká. Anche in Europa si distingue, nella stagione successiva: l'Udinese affronta al Friuli in Coppa Uefa, nel 2008, il Borussia Dortmund forte dello 0-2 dell'andata. nei supplementari i tedeschi fanno il miracolo, segnando due reti ma ai calci di rigore, Handanovic si supera parandone ben due. Poi, lo show di quest'anno, stagione in cui dal 5 febbraio 2011 al 20 marzo mantiene la rete inviolata per 7 sfide consecutive stabilendo il record della Serie A 2010-2011 di 738 minuti.

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IL FUTURO, IN UNA GRANDE SQUADRA – Tutti parlano di Alexis Sanchez, di Inler, di Di Natale ma il calciomercato dell'Udinese sarà scandito anche tra i pali con Handanovic che sta entrando di diritto tra i migliori portieri d'Europa e con le grandi squadre che stanno sondando il terreno per strapparlo all'Udinese e all'Italia. In particolare l'Inghilterra con Manchester United e Arsenal, sembra voler puntare su Handanovic, ma anche in Italia ci sono stati interessamenti importanti: Milan, Roma e Juve su tutti. Ma proprio la Juventus potrebbe sfruttare i buoni rapporti con l'Udinese per battere la concorrenza sul giocatore sloveno. Pozzo però chiede almeno 10 milioni di euro. E il giovane para-rigori sloveno così potrebbe diventare l'erede di Gigi Buffon, il portiere che per un decennio ha conquistato la palma di migliore numero uno al mondo.

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