Hamsik, Strootman e Perisic: l’oro della Serie A per corsa e qualità
Non si vive di sola classe e colpi di genio, anzi, nel calcio 2.0 meglio abbinarli a tanta, tanta corsa. Questo il concetto magistralmente coniugato da alcuni big del nostro calcio che, nel corso della stagione, hanno dimostrato di saper unire qualità e quantità in un connubio vincente. Un legame inscindibile in termini di prestazioni in campo che ha portato questi fini dicitori, questi grandi palleggiatori ad essere preziosi per le rispettive compagini anche per il loro apporto in fase di non possesso. Reti, assist vincenti, dribbling, azioni da manuale e gol da cineteca, infatti, per questi ragazzi non sono l’unico obiettivo da perseguire in campo con compiti difensivi parimenti importanti e movimenti costanti nel corso di ogni 90 minuti, nel corso di ogni “maledetta” domenica. In questo contesto, quindi, vediamo i talenti delle big del calcio nostrano che, pur essendo decisivi nell’economia offensiva dei predetti club, corrono tanto e sudano sette camicie per la propria casacca.
Milinkovic Savic il migliore per resistenza in A
In prima posizione in questa specifica graduatoria troviamo la mezzala della Lazio Milinkovic Savic. Il serbo di Inzaghi, infatti, fra quelli che nella rosa biancoceleste sono in possesso di maggiori qualità tecniche è quello che corre di più in squadra. Secondo solo al moto perpetuo Marco Parolo il numero 21 capitolino in 2.058 minuti giocati in 26 partite complessivamente disputate oltre a mettere a referto 6 assist vincenti e 4 gol è stato in grado di percorrere mediamente, sui rettangoli di gioco di mezza Italia, ben 11.3 km a partita. Un rendimento importante, un dinamismo con pochi eguali che giustifica le attenzioni ricevute sul mercato da parte di grandi club europei: Milinkovic Savic è il prototipo del centrocampista moderno.
Strootman la rinascita dell’olandese
Sul secondo gradino del podio, invece, scorgiamo l’olandese della Roma Kevin Strootman punto fermo della compagine guidata da mister Spalletti. Dopo i problemi di salute degli scorsi anni che lo hanno tenuto spesso lontano dal campo, infatti, il numero 6 giallorosso è diventato la guida, lo sherpa della linea mediana capitolina con 27 gare (25 volte dal primo minuto) su 29 giocate in campionato 5 ammonizioni, 5 assist e 3 reti. Il tutto con un primato importante in squadra che lo porta ad essere il calciatore con maggior capacità di aggredire gli avversari, coprire gli spazi e percorrere mediamente più km a partita (11.1) fra i 24 componenti della rosa romana.
Hamsik qualità ma tanta quantità
In terza posizione ritroviamo forse il miglior centrocampista del campionato italiano per continuità di rendimento, ovvero: Marek Hamsik. Il numero 17 azzurro, peraltro a -5 dal record all time di reti siglate in maglia Napoli di Diego Armando Maradona, dall’arrivo di Sarri in poi ha vissuto una parabola ascensionale ancora maggiore nella nuova veste di mezzala. Dopo l’esperimento comunque riuscito da trequartista sotto la gestione Benitez, infatti, lo slovacco in due anni col maestro toscano ha raggiunto il Gotha del calcio con tanti palloni giocati (81.3), tanti passaggi chiave (2.2), dribbling (1) a partita e due record assoluti in questa edizione della A: il centrocampista puro con più reti in campionato (10) e assist vincenti messi a referto (ben 9). Un primato straordinario affiancato da quello della corsa con 11.1 km che rappresentano il percorso medio a match del capitano partenopeo ma anche il primato in squadra con Hysaj distante 1 km a quota 10.2.
Alex Sandro il grimaldello di Allegri
Appena fuori dal podio si posiziona non un altro centrocampista ma un terzino di grande gamba e atletismo, parliamo di Alex Sandro della Juventus. Il terzino sinistro carioca, infatti, a quota 10.9 km di media a partita, di cui 1.2 in sprint sopra i 30 km orari è un pendolino efficace a cui spesso si affida Allegri per scardinare le strettissime ed organizzatissime difese avversarie. Un’arma importante in velocità che ha garantito, al momento, ben 2 reti e 4 passaggi chiave contro Inter, Empoli, Udinese e Atalanta.
L’asso dell’Inter è Ivan Perisic
Per l’Inter, tolti i vari Gagliardini (12 km), D’Ambrosio (11 km), Brozovic (11.2 km) e Kondogbia (10.04 km) tutti decisivi ma con caratteristiche che vanno nella direzione dell’equilibrio in campo, troviamo il croato Perisic. Il numero 44 ex Wolfsburg, infatti, con le sue 58 occasioni da gol create, i suoi 6 assist vincenti, i suoi 62 tiri totali ed i 9 gol finora realizzati risulta essere un talento determinante capace di unire qualità e tanta, tantissima quantità.