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Hacker ruba mail e dati sensibili di Pep Guardiola e prova a rivenderli online, arrestato

La notizia è stata diffusa dopo che il pirata informatico era stato arrestato dalle forze dell’ordine. Il “Guardiola-Gate” come era stato definito in Inghilterra riguardava la rivendita clandestina di dati sensibili, numeri in rubrica e mail private del tecnico del City. Si tratterebbe di un uomo che tra il 2016 e il 2018 era vicino al club inglese.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ancora guai per Pep Guardiola tra i più chiacchierati allenatori di calcio del momento. Di lui si parla in chiave di mercato, per i problemi che hanno coinvolto il Manchester City sulla questione Fair Play con le decisioni Uefa di sospendere il club da ogni competizione internazionale per i prossimi due anni. Fatto che porterebbe il catalano lontano dal club inglese malgrado le smentite di rito. E adesso, è arrivata anche la notizia di un hacker che si era intrufolato nella mail del tecnico dei Citizens e ne aveva carpito la corrispondenza e soprattutto di dati sensibili. Il ‘pirata' è stato arrestato dopo l'intervento delle forze dell'ordine che ne hanno seguito le tracce disseminate in rete, mezzo attraverso il quale aveva anche provato rivendere le informazioni al migliore acquirente.

Il tentativo di rivendere i dati

La notizia è divenuta di una gravità assoluta proprio perché c'è stato anche il tentativo di rivendere i dati acquisiti al migliore offerente per cifre attorno ai 150 mila euro (100 mila sterline inglesi). Il tutto per opera di un ex dipendente del Manchester City o di uno stretto collaboratore del club che tra il 2016 e il 2018 avrebbe avuto la possibilità di entrare in contatto con i sistemi di gestione della società inglese. Almeno è quanto gli investigatori hanno appreso dalle informazioni rilasciate via internet dallo stesso hacker, poi arrestato anche grazie alla collaborazione di finti clienti.

Il furto via cellulare

Infatti, il pirata informatico aveva definito il ‘furto' tra le azioni più semplici di sempre: sarebbe entrato direttamente nel cellulare di Guardiola e avrebbe screenshottato (fatto fotografie delle schermate del telefono) di tutto: mail  private, informazioni sensibili su trattative di mercato, argomenti di calcio e non solo. Ma sarebbe stata sottratta anche l'intera rubrica di contatti del tecnico, con tanto di numeri di telefono, di un valore sul mercato nero inestimabile.

Il Guardiola gate sventato dalla polizia

Il ‘Guardiola-gate' come è stato definito in Inghilterra avrebbe potuto assumere contorni ‘devastanti' per il tecnico del City e non solo: "Ha scaricato tutti i dati nel suo cellulare" aveva detto l'hacker ai finti clienti che poi hanno girato le informazioni alla polizia "probabilmente non sa il pericolo che corre, è stato un gioco da ragazzi entrarci e prendere tutto"

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