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Gustavo Matosas si dimette da ct della Costa Rica: “Mi annoio”

La prima avventura alla guida di una nazionale rischia seriamente di essere anche l’ultima per Gustavo Matosas. L’esperto allenatore uruguaiano ha lasciato le redini della nazionale della Costa Rica, prese nell’ottobre 2018. L’ormai ex ct ha deciso di rassegnare le sue dimissioni, per un motivo assolutamente particolare. Alla base della sua scelta infatti c’è la noia: Matosas infatti preferisce allenare una squadra di club che gli permette di lavorare con i calciatori tutti i giorni, al contrario di quanto avviene in nazionale.
A cura di Marco Beltrami
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La prima avventura alla guida di una nazionale rischia seriamente di essere anche l'ultima per Gustavo Matosas. L'esperto allenatore uruguaiano ha lasciato le redini della nazionale della Costa Rica, prese nell'ottobre 2018. L'ormai ex ct ha deciso di rassegnare le sue dimissioni, per un motivo assolutamente particolare. Alla base della sua scelta infatti c'è la noia: Matosas infatti preferisce allenare una squadra di club che gli permette di lavorare con i calciatori tutti i giorni, al contrario di quanto avviene in nazionale.

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Matosas lascia la panchina della Costa Rica per noia

"Questo lavoro non fa per me". Ha pensato questo Gustavo Matosas allenatore uruguaiano che nell'ottobre 2018 ha deciso di accettare la proposta di guidare la nazionale della Costa Rica. Meno di un anno dopo però la scelta sorprendente di rinunciare alla panchina rassegnando le dimissioni. Alla base della decisione dell'ormai ex ct c'è il poco gradimento nella tipologia di lavoro garantito dall'esperienza con una nazionale. Ai microfoni di Espn, Matosas non ha nascosto di essersi letteralmente annoiato: "Mi sono reso conto che allenare una Nazionale mi fa sentire improduttivo. Vorrei vedere i miei giocatori ogni giorno, non una volta ogni due mesi. Non pensavo fosse un lavoro così noioso"

Chi è Gustavo Matosas, il tecnico che si è dimesso dalla Costa Rica

Gustavo Matosas dunque è pronto ora per una nuova esperienza, alla guida però di una squadra di club. Lunghissima l’esperienza del classe 1967 uruguaiano che prima ha giocato da calciatore con Penarol, Malaga, San Lorenzo, San Paolo, Racing, Valladolid, e poi in Colombia, Cina e in patria. Tante le esperienza in panchina in Uruguay, ma anche in Argentina, Messico e Arabia Saudita. Non si è conclusa nel migliore dei modi la prima avventura della carriera con una nazionale, che finora aveva fatto registrare 5 sconfitte, e 3 vittorie, con il raggiungimento dei quarti dell’ultima Gold Cup.

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