Gullit striglia Pogba: “Pensa troppo ai suoi capelli, al look e ai vestiti”
Ruud Gullit era fortissimo da calciatore. Impossibile passare inosservato per l'olandese che mescolava potenza fisica e tecnica individuale, scandite anche dalla chioma che pure lo rendeva unico: capelli lunghi e treccine divennero un ‘must' per il popolo di tifosi milanisti. Fluttuavano nell'aria seguendo le movenze del ‘tulipano' che contribuì a trasformare in corazzata la squadra di Arrigo Sacchi. Dirompente in campo e fuori… la fama da ‘bomber' (conquistatore) lo ha accompagnato nella sua avventura tra palco (rettangolo verde) e realtà ma l'ex rossonero sapeva come tenere a bada il gossip e far sì che le prodezze in partita prendessero il sopravvento su altro.

Altra pasta, altri tempi. Concetto semplice, semplice che Gullit ribadisce nell'intervista concessa al tabloid inglese ‘Mirror'. Inevitabile il riferimento all'ex centrocampista della Juventus, Pogba, sbarcato in Premier League dopo la lunga estate calda di trattative e mediazioni sulle cifre del contratto e i termini dell'affare tra la ‘vecchia signora' e i Red Devils. Il francese non ha ancora ingranato e marce alte, finora ha fornito sprazzi di classe e un rendimento che non giustifica del tutto i 100 milioni e passa investiti dal Manchester per portarlo in Inghilterra.
Qual è la critica che Gullit muove al centrocampista transalpino? Di perdersi in frivolezze, il rischio maggiore per un calciatore della sua età (e della sua stoffa) è proprio questo. E porta come esempio un altro caso verificatosi in seno al Manchester United: "Pogba sta attraversando la stessa fase di Depay – ha ammesso l'ex milanista -. Paul può essere stato il calciatore più pagato del mondo, ha sicuramente ampi margini di miglioramento ma questo non ha molto valore se spende il suo tempo solo a curare il suo stile, il colore di capelli, i vestiti e a farne mostra sui social network". Una bella lavata di capo.