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Guardiola: “Se non batto il Real in Champions, rischio l’esonero dal Manchester City”

Pep Guardiola, al centro di voci di calciomercato relative ad un futuro in Italia, ha parlato della possibilità di una separazione dal Manchester City. Una prospettiva di mercato che potrebbe concretizzarsi già nel caso in cui, a suo dire, l’allenatore catalano non dovesse riuscire a battere il Real Madrid in Champions.
A cura di Marco Beltrami
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Quale sarà il futuro di Pep Guardiola? Negli ultimi giorni si è parlato del possibile addio del catalano al Manchester City, e del forte interesse della Juventus nei suoi confronti per un eventuale dopo Sarri. La separazione tra il manager e i Citizens potrebbe anche concretizzarsi in anticipo: il diretto interessato infatti ha parlato del possibile esonero in caso di mancato successo in vista del confronto di Champions contro il Real Madrid.

Guardiola e le parole sull'esonero in vista di Manchester City-Real di Champions

Pep Guardiola ha parlato del suo futuro a pochi giorni dal delicato confronto degli ottavi di Champions League contro il Real Madrid. Una sfida che a suo dire potrebbe anche rivelarsi decisiva per la sua permanenza al Manchester City: "Vincere è molto più difficile. E in oltre cento anni di storia del Manchester City sono arrivate cento stagioni fallimentari. Abbiamo tanti ottimi giocatori. Poi accetto le lodi e accetto le critiche: se decideranno di cacciarmi lo accetterò. Voglio vincere la Champions League, sogno e mi godrò le partite con il Real, per vedere cosa posso fare. E questo processo, le due settimane precedenti alla sfida, saranno i momenti più felici della mia professione, immaginare cosa possiamo fare per batterli. Se non li batteremo, allora il proprietario arriverà, o il direttore sportivo, e mi dirà: "Non è abbastanza, vogliamo la Champions. Ti licenzio". E allora risponderò: "Ok, grazie. E' stato un piacere".

Le parole di Guardiola sul paragone con il Liverpool di Klopp

Quello che è certo è che Guardiola (che ha ormai perso la possibilità di vincere la Premier alla luce dei 22 punti di distacco dalla capolista Klopp, ma è agli ottavi di FA Cup e in finale di Carabao Cup), crede ciecamente nel suo lavoro, e a tal proposito fa un paragone con i Reds di Jurgen Klopp: "Il Liverpool con Klopp ha impiegato quattro-cinque anni per vincere il primo titolo la scorsa stagione. E' stato un processo, nuovi giocatori, investire sempre di più, e ora sono la miglior squadra al mondo. La gente pensa sempre che se sei Guardiola o Klopp o un altro devi vincere tutti i titoli, fare due milioni di punti e due milioni di gol. A volte non è possibile. A volte ci sono gli avversari, altre volte non puoi semplicemente perché in nessuno sport c'è una squadra che vince tutti i titoli tutti gli anni. E' impossibile".

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