Guardiola: “Ho deciso di lasciare il Barcellona dopo la sconfitta con il Chelsea”

A distanza di mesi Pep Guardiola torna a parlare dei motivi che lo hanno spinto a lasciare il Barcellona. Il tecnico del Bayern Monaco che sta dominando la Bundesliga e che è la maggiore candidata al successo in Champions, in Catalogna ha scritto pagine importanti della storia del calcio. Ad un certo punto però, dopo il ko contro il Chelsea in Champions nel 2012, l’ex centrocampista si è reso conto di non riuscire più a motivare i suoi giocatori: “Il calcio non è come andare al centro commerciale e comprare la vittoria che ti piace di più – le sue parole al sito spagnolo Autopista – Al Barcellona abbiamo trascorso anni eccezionali. Sono state le stagioni più vincenti della storia del club. Ci sono, però, stati anche momenti di grande tristezza. Parlo del 2012 quando cademmo in semifinale di Champions contro il Chelsea. Eravamo molto più forti dei nostri avversari ma la sfortuna ci perseguitò. Quella sconfitta mi bruciò tantissimo. E' stato in quel momento che capii di non poter riprendere di nuovo in mano la mia squadra. Quando un allenatore realizza di non riuscire più a motivare i suoi giocatori, allora è giusto lasciare il club e andare altrove”.
Ritorno in grande stile. Dopo le tante stagioni al Barça, Guardiola ha avuto bisogno di un anno sabbatico per ricaricare le energie: “Per guidare una squadra servono tonnellate di energia e io avevo bisogno di ricaricare le batterie. Venivo da stagioni incredibili con 14 trofei conquistati in soli quattro anni. Quando arrivi a certi livelli diventa complicato vincere ancora”.
La scelta bavarese. Lo spagnolo è stato corteggiato da numerosi top club del Vecchio Continente ma alla fine ha scelto il Bayern senza troppi dubbi: “Quando ho scelto il Bayer? Subito. E' bastata una chiacchierata in un VIP Lounge con Karl-Heinz Rummenigge e Uli Hoeness. Abbiamo parlato del mio futuro davanti ad un caffè e alla fine ho accettato”.
Idee chiare. Non è facile per Guardiola gestire i tanti campioni del Bayern. Guardiola ne è consapevole e ricorda a tal proposito un episodio di Barcellona: “Gestire le stelle di una squadra non è facile perchè tutti vogliono giocare. Il problema è che in campo ne posso mettere undici alla volta. Chi resta in panchina non è felice. E poi c'è la pressione della stampa e dei tifosi che sponsorizzano alcuni giocatori. Mi ricordo che al Barcellona una volta lasciai in panchina Messi: scoppiò un putiferio”.