GRECIA Mondiali Sudafrica 2010
PRESENTAZIONE
La Grecia è alla sua seconda partecipazione alla fase finale dei Mondiali di Calcio, dopo la storica prima volta negli Stati Uniti nel 1994. Sorprendentemente ha mancato l’appuntamento nell’ultima edizione in Germania nel 2006, a soli due anni dal trionfo ai Campionati Europei; stavolta invece il traguardo è stato centrato dopo uno spareggio emozionante con l’Ucraina (0-0 ad Atene, 0-1 a Kiev). Dal 2001 il trascinatore degli ellenici rimane sempre lo stesso: il vecchio volpone Otto Rehhagel. Il ct tedesco punterà ancora tutto su una lenta ma solida fase difensiva, per non dire catenacciara, nonché sull’estro dell’attaccante Gekas, capocannoniere delle Qualificazioni con dieci reti al suo attivo. Dinanzi alla nazionale greca, come sedici anni fa, c’è ancora l’Argentina e soprattutto c’è Diego Maradona, che nel mondiale americano segnò agli ellenici una rete fantastica, la sua ultima in assoluto nella massima competizione calcistica.
ROSA
PORTIERI:
Michalis Sifakis, 1984 (Aris Salonicco),
Alexandros Tzorvas, 1982 (Panathinaikos),
Kostas Chalkias, 1974 (Paok Salonicco);
DIFENSORI:
Giourkas Seitaridis, 1981 (Panathinaikos),
Loukas Vintra, 1981 (Panathinaikos),
Evangelos Moras, 1981 (Bologna/Ita),
Socrates Papastathopoulos, 1988 (Genoa/Ita),
Sotiris Kyrgiakos, 1979 (Liverpool/Ing),
Avraam Papadopoulos , 1984 (Olympiakos),
Vasilis Torosidis, 1985 (Olympiakos),
Nikos Spiropoulos, 1983 (Panathinaikos),
Stelios Malezas, 1985 (Paok Salonicco),
CENTROCAMPISTI:
Kostas Katsouranis, 1979 (Panathinaikos),
Alexandros Tziolis, 1985 (Siena/Ita),
Giorgos Karagounis, 1977 (Panathinaikos),
Sotiris Ninis, 1990 (Panathinaikos),
Christos Patsatzoglou, 1979 (Omonia/Cip),
Sakis Prittas, 1979 (Aris Salonicco),
ATTACCANTI:
Angelos Charisteas, 1980 (Norimberga/Ger),
Dimitris Salpigidis, 1981 (Panathinaikos),
Pantelis Kapetanos, 1983 (Steaua Bucarest/Rom),
Theofanis Gekas, 1980 (Hertha Berlino/Ger),
Giorgos Samaras, 1985 (Celtic/Sco),
OBIETTIVI
Negli ultimi anni la nazionale greca ha dimostrato di essere una squadra tutta difesa e contropiede. Rehhagel punterà ancora una volta su queste caratteristiche per raggiungere l’obiettivo prefissato, la qualificazione agli ottavi di finale. Difficilmente la Grecia potrà ambire a qualcosa in più, dal momento che l’impresa dei Campionati Europei del 2004 sembra così lontana. Una qualificazione agli ottavi di finale del Campionato del Mondo darebbe luce ad un movimento calcistico che in patria, sommerso dai debiti, rischia di veder fallire molti dei suoi club.
PUNTI DI FORZA
Karagounis e Gekas sono senza ombra di dubbio i giocatori chiave della selezione ellenica. Il primo è il capitano e l’anima della squadra, nonché uno degli uomini di maggiore esperienza internazionale. Il centrocampista del Panathinaikos è dotato inoltre di un carattere invidiabile ed appare già motivatissimo per l’esperienza sudafricana, durante la quale, come ha dichiarato, non vuole assolutamente fare il turista. Gekas è il bomber: con le sue dieci reti ha portato la Grecia sino alla fase finale. Può essere proprio l’attaccante dell’Hertha Berlino l’uomo decisivo per raggiungere gli ottavi.
PUNTI DI DEBOLEZZA
Il tallone d’Achille della Grecia può essere la scarsa confidenza con il Mondiale. Quella sudafricana è soltanto la seconda esperienza di questo livello e questo fattore potrebbe penalizzare gli ellenici anche al cospetto di formazioni come la Nigeria e la Corea Del Sud, sulla carta non imbattibili, ma con un più lungo “curriculum” Mondiale. La prudenza e la solidità difensiva offrono poi un negativo risvolto della medaglia: la scarsa propensione offensiva e la quasi assenza di schemi propositivi sono sicuramente un altro punto di debolezza della formazione di Otto Rehhagel.
Claudio Maione
