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Goran Pandev cittadino italiano: “Felicissimo”. Bomber macedone eroe del triplete interista

L’ufficialità è arrivata oggi, con l’attaccante del Genoa che dinanzi ai rappresentanti del Comune di Napoli ha firmato tutti gli atti necessari. “Sono felicissimo, dopo quasi 18 anni in Italia mi sentivo da tempo italiano. Ringrazio tutti, per me è un bellissimo momento”. Oggi 35enne, la punta macedone ha vestito anche le maglie di Spezia, Ancona, Lazio e Napoli.
A cura di Maurizio De Santis
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Goran Pandev, 35 anni, è a tutti gli effetti un cittadino italiano. L'ufficialità è arrivata oggi, con l'attaccante del Genoa che dinanzi ai rappresentanti del Comune di Napoli ha firmato tutti gli atti necessari. "Sono felicissimo, dopo quasi 18 anni in Italia mi sentivo da tempo italiano. Ringrazio tutti, per me è un bellissimo momento", ha ammesso il calciatore che s'è concesso anche la foto di rito pubblica su Twitter dall'account del club ligure. In diciotto anni di ‘onorato servizio' a sgomitare nelle aree di rigore, Pandev ha conquistato per cinque volte la Coppa Italia, messo in bacheca 2 Supercoppe e lo scudetto ottenuto tra le fila dei nerazzurri a guida portoghese

La carriera dell'attaccante macedone. Eccezion fatta per una stagione al Galatasaray (4 presenze, 0 gol), la carriera dell'attaccante macedone è legata a doppio filo alla sua esperienza in Serie A e in particolare all'Inter (46 presenze, 5 gol), nell'anno storico della conquista del ‘triplete' con José Mourinho in panchina. Furono i nerazzurri a volerlo nel campionato tricolore (2001), salvo vestire anche le maglie di Spezia (22 presenze, 4 gol), Ancona (20 presenze, 1 gol), Lazio (48 reti in 159 presenze), Napoli (92 presenze, 19 gol) e adesso quella del Grifone (79 presenze, 10 gol compresi quelli a stagione in corso).

La stagione attuale di Pandev. Sono 17 le presenze accumulate finora tra Coppa Italia e campionato, 2 le reti realizzate nella prima parte del torneo (Sassuolo e Chievo Verona). Pandev ha attraversato tutti i momenti più ardui del Genoa che adesso con Cesare Prandelli sembra aver raggiunto la giusta dimensione per chiudere il campionato in maniera tranquilla e togliersi qualche soddisfazione.

Era un momento molto difficile – ha ammesso di recente alla Gazzetta dello Sport -, ci ha dato un grande aiuto, parla tanto, sappiamo cosa fare in campo, i giovani con lui possono crescere. Nazionale? Spero di finire la mia carriera andando all’Europeo con la squadra del mio Paese.

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