Gomitata a Pazzini, l’arbitro scagiona Chiellini: né prova tv, né squalifica

Il gol di tevez, la prospettiva e le immagini della regia divenute oggetto del contendere. Adesso anche la mancata squalifica di Chiellini per il ‘manrovescio' rifilato a Pazzini durante la gara tra Juventus e Milan. Ennesimo episodio che farà discutere considerato che a scagionare il difensore bianconero è stato l'arbitro Damato. Il rischio squalifica con prova tv è stato spazzato via da quanto ‘congruamente giudicato' (come si legge nella nota del Giudice Sportivo) dal direttore di gara che, interpellato, ha spiegato di aver ‘visto direttamente il contatto' e di averlo subito valutato come ‘un normale atto di gioco in quanto Chiellini cercava di prendere posizione e tentare di anticipare di testa il suo diretto avversario'. Cade così la segnalazione da parte del Procuratore Federale perché ‘carente della condizione di ammissibilità'.
Il Direttore di gara, interpellato da questo Ufficio, dichiarava (con mail delle ore 13.16 del 9 febbraio) “…ho visto direttamente il contatto avvenuto tra il calciatore della Juventus Chiellini e il calciatore del Milan Pazzini valutandolo come un normale contatto di giuoco in quanto il Chiellini cercava di prendere posizione e tentare di anticipare di testa il suo diretto avversario. Il comportamento del Chiellini è stato quindi “visto” dall’Arbitro e congruamente giudicato, con una valutazione comunque insindacabile nel merito da questo Giudice, rendendo in tal modo la segnalazione del Procuratore federale carente della condizione di ammissibilità.
Altri provvedimenti, dieci calciatori squalificati per un turno: Marchetti, Cana e Mauri (Lazio), Gonzalez (Palermo), Holebas (Roma), Mertens (Napoli), Okaka (Sampdoria), Pasquale (Udinese), Taider (Sassuolo), Tevez (Juventus).
Ammenda di 20.000 euro per l'Inter perché "i suoi sostenitori al 48° del secondo tempo hanno intonato un coro insultante per motivi di origine territoriale; e per aver inoltre, al 36° del primo tempo, esposto uno striscione di grande dimensione, dal tenore insultante per il presidente della società avversaria; sanzione attenuata ex art. 13, comma 1 lett. a) e b) CGS, per avere la società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza".
Multa di 15.000 euro per la Lazio perché i suoi tifosi "al 20° del primo tempo hanno intonato un coro insultante per motivi di origine territoriale; e per aver inoltre, nel corso della gara, intonato cori ingiuriosi nei confronti del direttore di gara; sanzione attenuata ex art. 13, comma 1 lett. a) e b) CGS, per avere la società concretamente operato con le forze dell'ordine a fini preventivi e di vigilanza". Disposta anche la chiusura della Curva ma con la condizionale.