Gol in extremis, ecco le migliori squadre d’Europa per reti siglate in “zona Cesarini”
Il calcio nella sua estrema bellezza vive, sostanzialmente, per un singolo momento: quello in cui la partita si sblocca ed il pallone termina in rete. La gioia del gol, il boato del pubblico, infatti, sono la sostanza del football, il motore di una passione, la sublimazione del calcio in un momento di estasi, di ideale unione fra tifosi, giocatori e questo magnifico sport. Festeggiare, onorare ed omaggiare una segnatura la domenica dunque, per non essere troppo blasfemi, diventa un rito buono e giusto, figurarsi poi quando la rete, ancorché insperata, arriva nei minuti finali, nelle battute conclusive del match.
Una zona molto delicata della gara nella quale, appunto, tutto diventa più difficile ma, allo stesso tempo, più godibile ed esaltante. Fra i maggiori campionati europei, dunque, vediamo quali sono le compagini più forti, concentrate e costantemente “sul pezzo” in questa specifica parte della gara con più gol siglati fra le 98 squadre del meglio del meglio del ‘Vecchio Continente’.
L’Arsenal sempre col coltello fra i denti
Nella deludente annata dei Gunners di Wenger (attualmente al sesto posto), finale di FA Cup a parte, che culminerà probabilmente con l’assenza, dopo 19 anni consecutivi, dalla prossima Champions League, l’Arsenal ha comunque fatto parlare di sé con un invidiabile primato europeo. E sì perché Sanchez, Ozil, Giroud e compagni, a -6 dal Manchester City di Guardiola fanno parte della squadra che, più di tutte, ha segnato reti dal 90’ minuto di gioco in poi nell’intero ‘Vecchio Continente’. Con 8 reti complessive nella famigerata “Zona Cesarini”, infatti, l’Arsenal non solo ha rimediato ben 10 punti sui 60 totali in Premier ma ha anche conquistato questo ideale ma comunque efficace titolo con uno score, sui 64 gol totali, davvero niente male. Purtroppo per Wenger però, se non dovesse arrivare la vittoria a Wembley contro il Chelsea di Conte, questo primato non servirà a salvare una stagione che, a poco dalla fine, sembra davvero inadeguata al blasone ed alla storia recente del club.
Siviglia, l’arma in più è la garra di Sampaoli
Malgrado una stagione che si avvia alla conclusione con la poco piacevole locuzione “Zero tituli” coniata da Mourinho ed un terzo posto distante 3 punti dopo il recente Ko nel derby andaluso contro il Malaga, il Siviglia, ex aequo con l’Arsenal, è la miglior squadra per gol a referto dopo il novantesimo. Del resto, la garra, la grinta, la voglia di non mollare in dote al “santone” Sampaoli è stata una delle prerogative trasmesse, insieme con una certa idea di gioco, dal tecnico argentino ai suoi. Una attitudine caratteriale importante capace di restituire ai biancorossi 8 reti in 35 partite di Liga che sono valse poi ai suoi qualcosa come 9 punti con 2 reti dello “specialista” franco-tunisino Ben Yedder a svettare su tutti e lo scalpo di compagini di livello come Celta Vigo, Deportivo La Coruna e, soprattutto, Real Madrid.
Die Hard, duri a morire specie in casa: il Saint Etienne di Galtier
Il buon collettivo del tecnico Galtier che, dopo un quarto e due quinti posti nelle ultime stagioni, si trova al sesto posto a 6 punti dal Marsiglia ha dimostrato, in questa annata, due caratteristiche molto precise. La prima, vede gli uomini in verde non abbandonare mai la speranza di recuperare o vincere un match con ben 6 reti nei minuti finali. La seconda, invece, rivela la forza di una squadra che, specie in casa, fra le mura amiche del Geoffrey Guichard, non molla mai con 4 marcature all’ultimo respiro su 6 realizzate proprio nel bollente catino transalpino. Due aspetti importanti della compagine della Loira che, anche grazie alle reti di Roux (2 gol in extremis contro Lille e Digione) ed ai 6 punti messi in cascina nell’extra-time, hanno garantito ai “Les Verts” un 2016/17 piuttosto tranquillo.
Inter sul podio grazie a Icardi
Nelle ultime 6 gare l’Inter di Pioli ha racimolato solo 2 punti con 14 gol subiti e 10 fatti. Un ruolino di marcia non proprio esaltante che potrebbe costare non solo il posto all’ex tecnico della Lazio ma anche l’Europa al club nerazzurro. Una stagione quindi, non proprio esaltante con tre cambi di allenatori (Mancini, De Boer e Pioli) e diverse occasioni mancate. In questo contesto di delusione e scoramento generale però, l’Inter, “pazza” com’è, ha dimostrato di essere comunque una compagine attrezzata a fare qualcosa di più con 16 punti conquistati dopo l’iniziale svantaggio e 6 reti nei minuti finali di gioco. Due elementi che chiariscono la forza mentale dei nerazzurri i quali, quando non hanno altro per la testa, possono lottare e mettere in crisi chiunque. Sei reti timbrate per 5 volte dal capitano Icardi (38% del fatturato in Serie A porta la sua firma) e che, contestualmente, hanno fruttato al club meneghino 4 punti utili per l’ormai quasi insperata corsa per l’Europa.
Affollamento in Bundesliga: tre squadre a quota 4
Mentre negli altri tornei maggiori non esiste alcun dubbio su quali squadre siano maggiormente in grado di sfruttare ogni singolo minuto di gioco, in Germania troviamo invece ben 3 formazioni in testa alla specifica graduatoria. Mainz, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, infatti, condividono il vertice di questo particolare ranking con 4 reti segnate nell’extra-time. E se il vittorioso collettivo bavarese ha beneficiato di 4 punti (su 73) all’ultimo secondo utile con Lewandowski assoluto protagonista (2 segnature su 4 provengono dal polacco) ed il Borussia solo 1 sui 57 conquistati, il Mainz, invischiato nella lotta per non retrocedere, si è aggrappato anche alla “Zona Cesarini” per evitare di capitolare e finire nella Zweite Liga con 6 punti guadagnati (contro Werder Brema e RB Lipsia) e 2 gol del giapponese Muto allo scadere. Un rendimento importante che palesa tutta la voglia ed il carattere di un undici voglioso di restare nel calcio che conta, in quella Bundesliga conquistata, per la prima volta, nel 2004 sotto la guida dell’allora quasi sconosciuto Jurgen Klopp, insomma: Mainz uguale resilienza.