Gol annullato col Var, Hamsik resta ammonito: perché e cosa dice il regolamento
Una situazione molto curiosa si è verificata in Napoli-Spal poco dopo l'annullamento della rete del possibile raddoppio di Hamsik. L'esultanza del giocatore, infatti, aveva indotto l'arbitro Gavillucci ad ammonirlo per il suo comportamento eccessivo; giallo che è stato ribadito anche dopo la revisione imposta dal Var per la posizione di fuorigioco dello slovacco. Decisione che ha fatto discutere i napoletani, ma corretta, e che ci permette di approfondire una fattispecie finora mai emersa dall'introduzione del replay in campo. Non era ancora accaduto che alla revisione di una decisione fossero collegati altri provvedimenti. Ma analizziamo la situazione nel dettaglio.
L'azione "incriminata"
Al 18′ del secondo tempo, favorito da un rimpallo, Allan recupera palla dal vertice sinistro dell'area e crossa per la testa di Hamsik che insacca alle spalle di Meret. Lo slovacco esulta "accanendosi" contro la bandierina e si becca anche un giallo. La sua gioia, però, dura poco perché l'intervento del Var permette all'arbitro Gavillucci di rivedere la sua decisione annullando per la posizione irregolare del numero 17 in maglia azzurra.
Il giallo resta, il gol no
Dopo l'annullamento del gol, Hamsik ha protestato a lungo non tanto per il mancato raddoppio, quanto per l'ammonizione che l'arbitro, a suo dire, avrebbe dovuto revocare (il giocatore, però, non è diffidato e non salterà la prossima partita). Di parere opposto l'arbitro che, a norma di regolamento, ha lasciato invariato lo stato di cose a seguito del ripristino del risultato di 1-0.
Cosa dice il regolamento
Al punto 8.3 "Provvedimenti disciplinari – annullamento" del Regolamento del Gioco del Calcio è normata proprio la situazione in oggetto.
In linea di principio, qualsiasi provvedimento adottato rimane valido in quanto i giocatori dovrebbero sempre agire secondo il Regolamento del Gioco, quindi se un giocatore è colpevole di un fallo quale un grave fallo di gioco, una contea imprudente, dissenso, linguaggio offensivo, comportamento antisportivo ecc. la sanzione disciplinare rimarrà.