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Godin: “Inter, ogni partita come una finale. La Juve vince con facilità tremenda”

Il difensore dell’Inter ha parlato del percorso della squadra nerazzurra dal ritiro della nazionale uruguagia e ai microfoni di Sportmediaset ha parlato del testa a testa con la Juventus e la difficile rincorsa che dovrà fare la sua squadra per rimanere in scia con la giusta mentalità: “La Juve da anni vince campionati su campionati con una facilità tremenda. Noi dipendiamo dalla squadra, deve funzionare tutto”.
A cura di Vito Lamorte
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Diego Godin sta entrando pian piano nel mondo Inter e anche dal ritiro dell’Uruguay la testa va al campionato e al percorso con il club nerazzurro. Il capitano della nazionale uruguagia ai microfoni di Sportmediaset ha parlato del testa a testa con la Juventus e la difficile rincorsa che dovrà fare la sua squadra per rimanere in scia con la giusta mentalità:

La Juve da anni vince campionati su campionati con una facilità tremenda. Questo dimostra la superiorità dei bianconeri in A. Noi stiamo competendo, siamo cabeza a cabeza. Però non mentiamoci, manca tantissimo. Come Inter dobbiamo giocare ogni partita come una finale. La Juventus ha un ventaglio di giocatori più ampio per giocare e vincere le partite. Se non ce la fanno come squadra, ecco che viene fuori la giocata del singolo. Noi all’Inter dipendiamo dalla squadra, deve funzionare tutto. Speriamo di continuare così e di vincere.

Godin: Dipende solo da noi. Se vinciamo, passiamo

Godin ha parlato del percorso in Champions League della squadra nerazzurra e delle due prossime gare che saranno decisive:

In Championsè difficile perché abbiamo due rivali forti davanti e due partite molto complicate. Ma dipende solo da noi. Se vinciamo, passiamo. Prima vediamo a Praga, contro una squadra forte, che ha sorpreso nel gruppo e compete bene. Sarà un rivale duro. Se vinciamo contro di loro giocheremo quella che in pratica è una finale a San Siro contro il Barcellona.

Godin: Ci sono differenze tra la difesa a 3 e quella a 4

Infine il calciatore urguagio ha parlato del suo adattamento alla difesa a 3 di Antoio Conte:

Ci sono differenze tra la difesa a 3 e quella a 4. Con quella a 4 ci gioco da tutta la vita, dall’Uruguay, all’Atletico Madrid. Con la linea a 3 dell’Inter c’è più spazio, dobbiamo essere più aggressivi. Cerchiamo gli avversari più alti. Spesso e volentieri mi capita di sostare dietro al laterale perché così vuole il mister. Sono sistemi differenti. Io da quando sono arrivato all’Inter cerco di migliorare, di adattarmi alle richieste del mister. L’importante è che la squadra vada bene, stiamo disputando un buon anno. Siamo messi bene in Serie A, in Champions è più dura ma dipende da noi.

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