Goal no-goal: la top ten degli errori più clamorosi nella storia del calcio (foto/video)
Tutto iniziò, per l'Italia, in un lontano ottobre del 1967. Il 22 di quel mese, sul campo di Milano andò in scena il primo gol fantasma della storia del calcio italiano. A segnarlo fu un certo Gianni Rivera durante il derby tra Inter e Milan. Quel gol, contestatissimo in campo e foriero di infinite polemiche poi, diede origine alla moviola in Italia. In quel derby Inter-Milan venne convalidata una rete del rossonero che determinò l'1-1 finale ma in serata, alla Domenica Sportiva, fu dimostrato tramite uno strumento innovativo assoluto, la moviola appunto, che la palla non aveva mai oltrepassato la linea di porta in seguito di un rimpallo sulla linea dalla traversa. A quasi 50 anni di distanza il calcio italiano è ancora fermo alla moviola post partita, refrattario a qualsiasi altro accorgimento tecnologico da adottare durante i 90 minuti in campo. Anche se altrove oramai sta diventando consuetudine, in Inghilterra la goal technology è già attiva e il prossimo anno lo sarà anche in Bundesliga, da noi siamo ancora alle letterine da inviare al presidente della Figc perché interceda nell'adottare la tecnologia in aiuto di uno sport (e del nostro movimento) oramai agonizzante in un angolo della periferia del calcio. Quella rete fantasma di Rivera aveva aperto gli occhi allora, l'ultimo caso in Milan-Udinese non è servito a spalancarli del tutto. Così, il nostro piccolo contributo arriva ricordando i dieci gol fantasma che hanno fatto la storia del calcio, perché siano promemoria utile senza dover attendere altri 50 anni.
1966 – Hurst e il gol fantasma più decisivo al mondo
Durante i tempi supplementari di Inghilterra-Germania Ovest, finale della Coppa del Mondo, l'inglese Geoff Hurst è protagonista di un caso che sancirà di fatto l'inizio dei più conosciuti e importanti goal-fantasma della storia del calcio. Sul risultato di 2-2, Hurst colpisce la traversa con la palla che ribalza sul terreno, probabilmente senza varcare completamente la linea di porta, per poi uscire. L'arbitro, dopo un'iniziale indecisione e un veloce consulto, opta per la convalida della rete. Grazie anche a quel gol l'Inghilterra è Campione del Mondo. Le immagini confermeranno che quel pallone non era mai entrato.
1988: l'autorete-beffa di Belgrado
A Belgrado si gioca Stella Rossa-Milan, partita valida per gli ottavi di finale della Coppa dei Campioni. Dopo l'1-1 di San Siro i rossoneri (che passeranno 4-2ai rigori) devono affrontare la squadra di Savicevic e Stoikovic in uno stadio completamente esaurito. Il Milan però parte benissimo tanto che sullo 0-0 dopo una scellerata uscita del portiere a fermare un'azione offensiva rossonera il difensore locale Vasilijevic, nel goffo tentativo di rinviare lontano un tiro di Mannari, finisce per mandare il pallone nella propria porta. L'arbitro non se ne avvede, i difensori della Stella Rossa rinviano lontano ma a anche i giocatori del Milan non protestano e ritornano subito a giocare forse non accorgendosi del fatto. Poi certificato dai replay (nel video al minuto 1:24).
1993: c'è un buco nella porta
Siamo in Serie A ed è il maggio del 1988. La Juventus ha appena festeggiato la vittoria in Coppa Uefa e va a Pescara ad incontrare l'ultima in classifica. Per gli uomini di Trapattoni sarà un'ecatombe: 5-1 per i padroni di casa, devastanti. Tra i protagonisti c'è anche Massimiliano Allegri oggi tecnico bianconero che sigla una doppietta. L'allora centrocampista del Pescara sul secondo goal buca letteralmente la porta (a causa della rete rotta) difesa dal portiere juventino Peruzzi. L'arbitro Quartuccio dopo una prima esitazione, convalida il goal. Le immagini gli daranno ragione.
2008: l'autorete della discordia, convalidata
Siamo ancora nel nostro campionato anno calcistico 2008-2009. A San Siro va in scena Inter- Catania che i nerazzurri vinceranno 2-1. Fondamentale l'episodio sul colpo di testa del difensore catanese Terlizzi verso la propria porta, che rimbalza sul palo prima che il portiere degli etnei lo prenda al volo e rilanci lontano. E' un caso esemplare di goal non-goal: la palla è parzialmente coperta alla vista dell'arbitro dalle braccia del portiere mentre la schiena copre completamente la visuale all'assistente ma alla fine l'autogol viene dopo una serie di discussioni in campo.
2010: traversa-fuori di oltre un metro, ma viene convalidato
Ci trasferiamo in Germania, in Bundesliga, nel 2010 per raccontare quello che può essere il re delle sviste più clamorose: il gol convalidato al Duisburg contro il Francoforte. Il tiro del centrocampista di casa, Christian Tiffert, è violento e colpisce la traversa. Rimbalza sul terreno ben al di qua della linea di porta ma clamorosamente l'arbitro (insieme al guardalinee) non ha dubbi: è goal. Il risultato non verrà condizionato visto che i padroni di casa vinceranno 5-0 ma l'episodio ha fatto scuola. Successivamente, attraverso una ricostruzione grafica, fu dimostrato che il punto di impatto del pallone distava oltre un metro dalla linea. Epic fail.
2010: 44 anni dopo Lampard come Hurst
Nel 2010 avviene un nuovo episodio di "gol-non-gol" ai Mondiali e per uno scherzo del destino le protagoniste sono, come nel 1966, Germania e Inghilterra. Il gol controverso, stavolta, è stato realizzato dall'inglese Frank Lampard e sarà decisivo ai fini del risultato. Perché l'Inghilterra non si vedrà assegnare il gol del pareggio sul 2-2 e capitolerà sotto le reti tedesche per 4-1. E' un episodio molto più evidente del precedente di Horst datato 1966 eppure anche in questo caso il gol viene clamorosamente ignorato dalla terna arbitrale.
2011: il gol annullato che fa perdere una finale
Siamo in Spagna, nel 2011 e in Siviglia-Real Madrid, semifinale d'andata della Coppa del Re, succede di tutto. Le ‘merengues' vinceranno 1-0 grazie alla rete della vittoria di Karim Benzema al 17′. Ma il Siviglia recrimina per un gol fantasma di Luis Fabiano, respinto al 46′ sulla linea da un difensore madridista che accende le polemiche. La palla sembra effettivamente entrata del tutto ma l'arbitro decide che non è così e le moviole post partita gli daranno torto.
2011: la palla matta in Costa Rica
2011, durante una partita del campionato costaricano, Limòn-Alajuelense, la squadra ospite segna un gol che è davvero difficile non vedere. Eppure arbitro e guardalinee non se ne avvedono, ingannati dalla strana traiettoria del pallone che colpisce il palo rimbalza in fondo alla rete colpendo la base di ferro, e carambola sul secondo palo finendo tra le braccia del portiere. Malgrado le veementi proteste dei giocatori e un lungo consulto tra arbitro e guardalinee il gol non verrà convalidato. Ed entra nella storia tra i gol-fantasma più clamorosi di sempre.
2012: il padre di tutti i fantasmi
E siamo oramai giunti ai giorni nostri, febbraio 2012. Durante Milan-Juventus, Buffon respinge un colpo di testa di Muntari quando il pallone ha attraversato completamente la linea di porta, in modo abbastanza evidente. Eppure arbitro e guardalinee non se ne accorgono e non convalidano la rete che sarebbe potuta essere determinante ai fini del risultato poi fermatosi sull'1-1. Le polemiche furono veementi non solo in campo ma anche tra le tifoserie e le stesse società che diedero vita ad una diatriba protrattasi per diverse settimane.
2012: ancora il Milan al centro del ciclone
Siamo sempre nel 2012 a qualche settimana da Juve-Milan e le sue polemiche e ancora i rossoneri sono protagonisti loro malgrado di un altro episodio che fa discutere. Durante Catania-Milan il tiro di Robinho viene respinto dopo che la palla abbia varcato per intero la linea di porta. Ma non per l'arbitro e i giocatori del Catania che reclamano il salvataggio della rete, che non viene assegnata. E' un caso limite che nemmeno la moviola chiarisce del tutto ma che la tecnologia come i sensori e le apparecchiature elettroniche avrebbero potuto risolvere.