Gli Ultrà del Verona insultano Morosini a Livorno, la società si scusa
Quando lo scorso aprile Piermario Morosini morì, l’Italia intera si unì nel dolore per la prematura scomparsa di un ragazzo, che ha avuto vissuto una vita molto dura. Il giorno successivo alla sua morte non si giocarono le partite della Serie A. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, inviò una corona di fiori nel giorno dell’ultimo saluto del ‘Moro’ all’Ardenza, lo stadio del Livorno. All’Ardenza oggi si è giocato l’incontro più importante della decima Giornata di Serie B. In campo gli amaranto, secondi in classifica, e il Verona di Mandorlini, terzo. Le forze dell’ordine avevano evidenziato con un cerchietto rosso la data di questo match. Perché tra le due tifoserie non corre buon sangue. In Toscana si sono presentati addirittura 600 tifosi del Verona, che hanno fatto vedere la loro faccia peggiore. Perché negli ultimi minuti del primo tempo un gruppetto di ultrà del Verona ha intonato un coro di insulti verso Morosini. La Digos della questura livornese ha filmato gli autori, che hanno poi intonato anche cori fascisti.
UPDATE – Dopo gli eventi dell'Ardenza, la società veronese ha diramato un comunicato stampa in cui porge le proprie scuse per il coro offensivo nei confronti della memoria di Morosini intonato dai propri tifosi.
L'Hellas Verona F.C. Spa, in seguito a un coro offensivo nei confronti di Piermario Morosini, intende porgere le proprie scuse più sentite e si dissocia da taluni comportamenti e atteggiamenti che ledono la memoria e l'onore del calciatore del Livorno scomparso. Nonostante l'orgoglio per la propria tifoseria, da sempre sostenitrice impeccabile dei nostri colori, l'Hellas Verona F.C. Spa intende debellare con forza cori di questa natura, perché la tragedia di Piermario Morosini è un dolore che non può essere infangato.