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Gli agenti fermano Sampaoli e lui sbotta: “Idioti, guadagnate 100 pesos al mese”

Al rientro dal matrimonio della figlia, Sabrina, il ct dell’Argentina viene multato dagli agenti perché in auto viaggiavano più persone consentite. Alterato, il tecnico ha inveito contro i poliziotti come si evince da un video pubblicato in Rete. Più tardi ha chiesto scusa al capo della polizia per il comportamento avuto.
A cura di Maurizio De Santis
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Un brutto episodio di cui lo stesso Jorge Sampaoli, ct dell'Argentina, s'è poi pentito chiedendo scusa. Fermato all'alba da una pattuglia della polizia a Casilda – sua città natale, nella provincia di Santa Fe a 45 km a ovest di Rosario – è stato sottoposto all'alcol test dagli agenti che gli avevano imposto l'alt perché s'erano accorti che a bordo della vettura c'erano più persone di quanto consentito. Al volante dell'auto c'era il fratello del commissario tecnico, mentre a bordo viaggiavano altri parenti, compresa la moglie di Sampaoli: tutti di rientro dalle nozze della figlia del tecnico, Sabrina.

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‘Idioti, guadagnate 100 pesos al mese'. Nel video pubblicato dai media sudamericani – Sampaoli è stato anche alla guida del Cile – si vede che l'allenatore esce dall'auto alterato e discute animatamente con gli agenti. ‘Era un po' alticcio', racconta la stampa argentina che ha descritto la disavventura nei minimi dettagli. Sicché, quel che sembrava un controllo di routine s'è trasformato in una bega che ha trovato ampio risalto sui giornali: tra urla e insulti, il ct ha rischiato di guai peggiori. ‘Idioti, guadagnate 100 pesos al mese' (poco meno di 5 euro nel rapporto con la valuta argentina), gridava il tecnico. I parenti che erano con lui in auto sono riusciti a contenerlo prima che la situazione potesse precipitare.

Le scuse dopo la brutta figura. E' stato il capo della polizia di Casilda – come riferito dal quotidiano ‘La Capital' – a chiarire che lo stesso Sampaoli s'è scusato per l'accaduto, mostrandosi mortificato per il comportamento avuto e per le brutte parole dette agli agenti al momento del controllo. "Ha chiamato per scusarsi, è stata una telefonata breve", ha ammesso Federico Censi come riportato dai media argentini. Le scuse del  commissario tecnico sono giunte dopo la pubblicazione in Rete del video che lo ha immortalato mentre discuteva animosamente con i poliziotti che gli avevano elevato la contravvenzione.

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