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Gli acquisti “esotici” che (forse) al fantacalcio non vedremo mai

La ricerca del possibile talento al fantacalcio assume spesso derive che si sostanziano nella caccia a presunte perle rare che si trasformano in… granchi dopo poche settimane di campionato. Complice la sosta, abbiamo passato in rassegna quegli elementi che, pur accompagnati da ottime referenze in estate, non si sono ancora visti.
A cura di Mirko Cafaro
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Ogni estate lo studio dei nuovi arrivi di calciomercato, in ottica fantacalcio, può assumere anche delle (simpatiche) "derive". Sì, perché non sono pochi i fantallenatori che basano la ricerca anche sull'esoticità del nome. Più questo contribuisce a conferire all'indiziato una patina di mistero, più l'intenzione di puntarlo per provare a pescare una perla "rara" cresce. Il risvolto della medaglia di questo processo è che spesso bastano poche settimane di campionato per accorgersi di aver pescato… un granchio.

È per questo che oggi, approfittando della sosta del campionato, abbiamo passato in rassegna alcuni dei giocatori che, pur accompagnati da ottime referenze, in serie A non hanno ancora visto il campo. E per alcuni di loro c'è il rischio concreto di non vederlo mai. Con buona pace dei fantallenatori…

  1. Lazaro (Inter): è stato uno dei primi acquisti della nuova gestione tecnica targata Marotta e Conte. Un esterno che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto coprire tutto l'out, costato peraltro 22 milioni di euro. Il tecnico, per il momento, non lo ha giudicato ancora pronto, sebbene lo abbia già fatto esordire in Champions League. In A gli ha preferito i più rodati Asamoah e D'Ambrosio, per non parlare anche dell'altro innesto di mercato, Biraghi.
  2. Pedro (Fiorentina): i viola hanno versato 11 milioni di euro per strapparlo alla Fluminense e gli ha dato anche la maglia numero 9. Il ragazzo ha potenzialità, ma Montella ha subito fatto chiarezza sulla necessità di lavorarci a fondo per sgrezzarlo tatticamente. In più la concorrenza non manca. La squadra ha trovato equilibrio con l'inedito tandem Chiesa-Ribery e alle loro spalle appaiono più pronti sia Vlahovic, sia Sottil.
  3. Kyriakopoulos (Sassuolo): arrivato sui titoli di coda del mercato per sopperire all'infortunio di Rogerio, non si è ancora visto. De Zerbi ha scelto il più esperto e rodato Peluso per un ruolo che appare nevralgico nel sistema tattico del Sassuolo.
  4. Maroni (Sampdoria): è arrivato in Italia accompagnato da paragoni importanti (Dybala, Pastore, Aimar, …). Ma è pur sempre un classe '99 di professione trequartista che, nella sua pur breve carriera, ha solo esordito con il Boca Juniors (proprietario del cartellino) e giocato uno scampolo di stagione al Talleres. Il suo inserimento in Italia è stato rallentato da un infortunio alla caviglia, ma anche dal 4-3-3 dell'ex tecnico Di Francesco che non prevede una posizione tra le linee.
  5. Thorsby (Sampdoria): la sensazione è che, per caratteristiche fisico-atletiche e per capacità tecnico-tattiche, la Sampdoria lo abbia preso per sostituire Praet, elemento forgiato da Giampaolo e ceduto a peso d'oro quest'estate. Al momento, però, tra difficoltà di squadra, adattamento a un campionato più veloce e contrattempi fisici, non ha ancora visto il campo.
  6. Cetin (Roma): ai primi di agosto, viste le difficoltà riscontrate nel chiudere le trattative con giocatori di ben altro lignaggio, Petrachi ha scommesso sul ragazzo turco di proprietà del Genclerbirligi. Gli arrivi di Mancini e Smalling, oltre alle conferme di Fazio e Juan Jesus però hanno drasticamente ridotto gli spazi.
  7. Gasolina Wesley (Verona): il nome, anzi soprannome (Gasolina), è di quelli che non possono passare inosservati agli appassionati. Così come non è passato inosservato il suo arrivo al Verona a valle di un'operazione sviluppata in tandem con la Juventus. Il ragazzo però ha 19 anni e per quanto possa contare su ottime referenze, è pur sempre un giovane da sgrezzare tecnicamente e far crescere fisicamente. E nel suo ruolo al Verona sta faticando a trovare spazio persino un talento dell'Under 21 come Adjapong.
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