Giuseppe Rossi si sfoga: “L’accusa di doping? Scioccante, mi faccio mille domande”
Giuseppe Rossi non molla. L'attaccante classe 1987 è a caccia di una squadra dopo la conclusione della sua ultima avventura professionale nel 2017/2018 al Genoa, e il ritorno momentaneo agli allenamenti con lo United. Ha le spalle larghe Pepito che, oltre ad essersi messo alle spalle tanti infortuni, ha dovuto fare i conti anche con il caso della positività alla sostanza dopante dorzolamide per cui è stato scagionato, ricevendo solo una nota di biasimo. A distanza di più di un anno, Rossi è tornato a parlare di quella vicenda.
Giuseppe Rossi e il caso delle accuse di doping
Nel maggio 2018 Giuseppe Rossi è risultato positivo durante un controllo antidoping alla sostanza dopante dorzolamide, al termine del match Benevento-Genoa. La Procura di Nado Italia ha chiesto per l'attaccante una squalifica di un anno, ma alla fine sono state accolte dal Tribunale Nazionale Antidoping le motivazioni di Pepito: mancanza di volontarietà nell'assunzione della suddetta sostanza finita tra gli alimenti, per una vera e propria "contaminazione involontaria". La vicenda si è così conclusa con una nota di biasimo per Rossi che è stato comunque scagionato.
Lo sfogo di Rossi sulla presunta contaminazione doping
In un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Giuseppe Rossi è tornato a parlare di quella spiacevole situazione, togliendosi qualche sassolino: "Mi faccio mille domande, risposte poche. Una storia assurda, scioccante. Mi cercavano club importanti, ho perso l’occasione non per colpa mia. Ma non voglio più pensare a quella m… Voglio giocare a calcio, sono bravo a farlo, voglio ancora una possibilità".
Rossi e il trasferimento di Lukaku e Sanchez all'Inter
Il passato è passato per l'attaccante che spera di trovare presto un'altra squadra pronta a credere in lui: "Sto bene da tanto, mi alleno tutti i giorni, non è facile farlo da solo. Aspetto una chiamata, ho tanto da far vedere". Una battuta anche sul campionato italiano, con l'Inter che si è rinforzata con Lukaku e Sanchez, con i quali si è allenato allo United: "Lukaku fa reparto da solo, gioca per la squadra. Ma se Conte l’ha preteso il perché è nel curriculum di Romelu: fa goal, lo fa in ogni modo, sa fare tutto. L’ho conosciuto, è un ragazzo splendido, con me parlava in italiano. Sanchez? È forte ma non lo scopro io. A Manchester gli ho ricordato che al Barcellona andò grazie a me. Dovevano prendere me, nel 2011, Poi il Villarreal rifiutò l’offerta, non vollero cedermi. Così andarono su di lui. Conte? All’inizio del suo ciclo in Nazionale io ero infortunato, lui venne a Firenze a parlare di me con Montella. Mi avrebbe aspettato".