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Giuntoli: “Vecino era nostro. Zuniga e De Guzman? Facevano il male del Napoli”

Il direttore sportivo del Napoli svela i motivi del mancato arrivo del centrocampista dalla Fiorentina e di Soriano.
A cura di Marco Beltrami
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Entusiasmo alle stelle in casa Napoli. Gli azzurri si godono il primato dopo la bella vittoria sull’Inter nel posticipo della 14a giornata di Serie A. Anche il direttore sportivo degli azzurri Giuntoli, non può che essere soddisfatto del rendimento della squadra: “Abbiamo il diritto di sognare, dobbiamo farlo – ha rivelato nel corso di un seminario nel Corso di economia aziendale dell’Università Parthenope – i numeri ne sono la testimonianza. Subiamo pochissimi tiri verso la porta, costruiamo invece tante azioni da gol. Questo vuol dire che è stata trovata sinergia ed alchimia nel gruppo”.

E a proposito di alchimia, c’è grande serenità nello spogliatoio del Napoli con tutti i giocatori che remano nella stessa direzione: “La voglia di vincere si basa anche su un ambiente favorevole e trasmettere quella voglia di raggiungere un obiettivo. 60/70  persone sono tutte importanti ed é fondamentale che vengano trattati come Higuain, ad esempio. Bisogna lottare per vincere e per cercare di recuperare un giocatore anche dal punto di vista mentale”.

A tal proposito ha fatto bene al gruppo anche l’allontanamento di De Guzman e Zuniga secondo Giuntoli: “Se uno trasgredisce le regole deve essere allontanato dal gruppo perché automaticamente non ne fa parte. Prima che il giocatore è l'uomo a fare la differenza, c'è chi comprende questo, altri no. Questi ultimi allora vanno allontanati per il bene del collettivo. Un campione si ricorda per i trofei vinti, questo è vero, ma vince sempre grazie al gruppo, non da solo”.

In conclusione una rivelazione di mercato relativa al mancato arrivo di Vecino e Soriano nell’ultima sessione di trattative: “Se alla Fiorentina fosse rimasto Montella, avremmo preso Matias Vecino. Avevamo trovato l’accordo con Soriano,  ma il ragazzo preferiva il Milan".

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