Giudice Sportivo, due giornate di squalifica per Kevin Strootman
Era nell'aria, ora è ufficiale: Kevin Strootman è stato squalificato per due giornate dal Giudice Sportivo per aver simulato un fallo da rigore su intervento di Wallace e traendo in inganno il direttore di gara, oltre ai suoi collaboratori.
Nella motivazione si legge infatti che "considerato che il calciatore Strootman, dopo aver spostato lateralmente con il piede il pallone di gioco, ha effettuato una torsione innaturale con relativa caduta a terra che in alcun modo può ricondursi al tentativo di intervento del calciatore della Lazio Wallace", prosegue il comunicato del Giudice Sportivo, "trattandosi di condotta gravemente antisportiva, evidentemente non percepita dall'Arbitro, ed in particolare una evidente simulazione da cui è scaturita l’assegnazione di un calcio di rigore, delibera di sanzionare il calciatore Kevin Johannes Strootman con la squalifica di due giornate effettive di gara".
Cosa era successo nel derby
La sconfitta contro la Lazio (3-1, doppietta di Keita) ha ridato slancio alle ambizioni del Napoli di agganciare la seconda posizione, attualmente occupata dalla Roma (+1 sugli azzurri, terzi). Il calendario, almeno nelle prossime due giornate, sembra favorire i partenopei: la squadra di Sarri affronterà Cagliari e Torino, alla formazione di Spalletti toccano Milan e Juventus. E' anche per questa ragione che i provvedimenti del Giudice Sportivo e le assenze pesanti in gruppo renderanno più difficile il compito dei giallorossi. Oltre a Strootman, salterà il Milan anche Rudiger, espulso a fine gara e fermato dunque per un turno.
La simulazione dell'olandese sul rigore. Il capo della Procura della Figc, Giuseppe Pecoraro, aveva invocato la segnalazione per la prova televisiva nei confronti di Kevin Strootman in occasione del calcio di rigore concesso alla Roma: dalle immagini si evince che Wallace (il difensore della Lazio) stende sì la gamba ma non tocca in alcun modo l'olandese che crolla a pochi passi dalla porta ingannando l'arbitro Orsato. La tesi difensiva della Roma: il calciatore è caduto proprio per evitare il contatto ma non c'era alcuna volontà simulatoria.
Il caso De Rossi. E' l'altro episodio sotto i riflettori, questa volta però non c'è alcun caso da moviola da discutere. Oggetto della critica è il gestaccio del calciatore rivolto alla panchina della Lazio subito dopo aver segnato il penalty del momentaneo pareggio. Il calciatore ha ridimensionato quanto accaduto: "Non creiamo casi – ha ammesso ai microfoni di Premium Sport -. Non ho fatto nulla di particolare".
I ‘buu' razzisti e il ‘rosso' a Rüdiger. La Procura federale ha messo agli atti spediti al Giudice Sportivo, compresi i supporti audio e video, anche i cori razzisti che hanno spinto Muntari ad abbandonare il campo a Cagliari. Nel dossier anche e gli ululati che hanno accompagnato Rüdiger, espulso nel finale del derby romano per un brutto fallo su Djordjevic. Il Cagliari è risultato "salvo", visto che "i pur deprecabili cori di discriminazione razziale", si legge nel comunicato, "essendo stati intonati da un numero approssimativo di soli dieci sostenitori e dunque meno dell’1% del numero degli occupanti del settore (circa duemila), non integrano dunque il presupposto della dimensione minima che insieme a quello della percezione reale è alla base della punibilità dei comportamenti in questione".