Giudice Sportivo, multato anche Massimiliano Allegri per “valutazioni insinuanti”
Nel dopo partita di Bergamo aveva tuonato, colpendo il malessere generale del calcio italiano, reo di avere la cultura del sospetto, della recriminazione, della mancanza di educazione sportiva da elargire ai più giovani e alle future generazioni. Oggi, Massimiliano Allegri, tecnico della capolista Juventus, è stato raggiunto dalle decisioni del Giudice Sportivo che gli ha inflitto una multa.

Più che l'entità della sanzione, 10 mila euro, è stata la motivazione a riportare l'allenatore bianconero sotto i riflettori dell'opinione pubblica proprio in un momento delicatissimo del nostro movimento: "per aver al termine della gara negli spogliatoi espresso valutazioni insinuanti nei confronti dei collaboratori della Procura federale".
Così, anche il tecnico juventino è finito nel calderone dei ‘cattivi' del Boxing Day natalizio. Mentre da Milano sono arrivate le notizie più tragiche con la morte di un tifoso nerazzurro e le indagini della Digos nell'identificare i colpevoli dei disordini fuori da San Siro prima di Inter-Napoli, in contemporanea sono giunte le decisioni del Giudice Sportivo che ha imposto due giornate a porte chiuse per l'Inter. E che ha multato Allegri.
Un ‘colpo basso' per il tecnico della Juventus che aveva sentenziato contro le dichiarazioni rilasciate da altri tesserati – identificabili nel patron del Napoli De Laurentiis anche se non è mai stato citato in prima persona – rei di istigare il ‘cattivo pensiero' del sospetto, alludendo a designazioni pilotate e arbitraggi partigiani.
Adesso con queste "valutazioni insinuanti nei confronti dei collaboratori della Procura federale" indicate dal Giudice Sportivo, evidentemente messe a verbale dall'arbitro di Atalanta-Juventus a fine partita, anche Allegri da accusatore passa ad essere accusato, finendo nel calderone generale della critica.