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Girona, Maffeo: “Messi? Un signore, in campo mi ha chiesto chi fossi e la mia età”

Un atteggiamento umile da parte della Pulga nei confronti del suo marcatore, un giovane 20enne del Girona che è riuscito a limitarlo per quasi 80 minuti: “Messi è un campione, mi ha chiesto chi fossi senza malizia alcuna, un signore”. Un gesto che stride di fronte a quello di Neymar che in Champions si è preso gioco di un giovane del Celtic.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Barcellona ha regolato anche la pratica Girona in Liga, mantenendo saldamente la vetta della classifica. A punteggio pieno e dimostrando che all'addio di Neymar, tutto l'ambiente ha reagito al meglio ricompattandosi e dando ancora di più. Anche di fronte alla mala sorte che ha fermato Dembelé, gli azul grana non hanno fin qui guardato in faccia a nessuno, ottenendo solo vittorie. Chi ha invece voluto conoscere da vicino il proprio marcatore è stato Lionel Messi, la stella argentina che nel 3-0 esterno non è riuscito a segnare. Merito anche del giovane Pablo Maffeo che per oltre un'ora l'ha seguito a stretto contatto.

Messi, il campione umano

 Maffeo, chi è costui?

Ci hanno pensato gli altri a segnare, per una sera Messi si è preso una meritata pausa in campo. Il risultato non è cambiato: il Barcellona ha vinto, il primo posto è sempre al sicuro e le cose vanno bene così. A tal punto che la stessa Pulga ha approfittato della partita per conoscere il suo marcatore, un giovane che in tutti i modi ha cercato (riuscendoci) di limitarne le giocate e – soprattutto – i gol: Pablo Maffeo

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Cordialità Messi

Una scelta tecnica voluta da Pablo Machín, allenatore del Girona, che ha affidato questo compito a Pablo Maffeo, un giovane difensore 20enne, che è riuscito a frenare il fuoriclasse argentino, a secco nel 3-0 finale. Maffeo al termine della sfida ha rivelato un aneddoto particolare su Leo Messi:Mi ha chiesto se fossi in prestito dal Manchester City e la mia età. Si è rivelato un giocatore molto umile e abbiamo parlato perché sono stato attaccato a lui quasi tutta la partita. Nelle sue parole non c’era cattiveria, malizia o altre cose strane. Messi è il migliore giocatore del mondo e se non stai sempre incollato a lui può segnare in qualsiasi momento”.

Prima gli amici

Missione compiuta , dunque, anche se alla fine della partita non c'è stato alcun scambio di maglie con il fuoriclasse argentino. Il motivo lo ha spiegato lo stesso Maffeo: "Un mio amico mi aveva chiesto la maglietta di ter Stegen. Con Messi è assolutamente tutto ok, ma gli amici sono sacri".

Il gesto poco sportivo di Neymar

I battibecchi in campo col giovane Ralston

Un episodio che stride con un altro simile nella dinamica, ma differente nei contenuti, avvenuto in Champiopns League durante e dopo Celtic-Psg, con i parigini che hanno vinto 5-0 sul campo degli scozzesi. Durante il match, il brasiliano Neymar si era beccato più di una volta con il giovane diciottenne del Celtic Anthony Ralston, al debutto in Champions League con il difficile compito di agire proprio sulla fascia della stella del Psg.

Il rifiuto di Neymar

A fine partita, non contento, Neymar si è preso la sua rivincita su Ralston che voleva stringergli la mano per salutarlo. Il brasiliano ha evitato accuratamente il contatto, andando ad abbracciare Verratti, dicendo qualcosa al giocatore del Celtic e strizzandogli ironicamente l'occhio.

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