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Giovinco e la Nazionale: “Cosa devo fare di più? Mi strapperei i capelli se li avessi”

La Formica atomica torna a parlare della mancata convocazione in Nazionale: “Io faccio il mio lavoro sempre al massimo, tiro avanti, senza farmi influenzare da quelle cose che sfuggono al mio potere. Evidentemente ci sono criteri di valutazione diversi”.
A cura di Marco Beltrami
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13-10-2015. E' questa la data dell'ultima presenza collezionata da Sebastian Giovinco con la maglia azzurra. Si trattava di un match tra Italia e Norvegia valido per le qualificazioni a Euro 2016, e da allora la "Formica Atomica" ha sempre assistito alle partite della sua rappresentativa da spettatore. Una situazione insostenibile per l'attaccante che oltreoceano con la maglia di Toronto ha collezionato numeri impressionanti, pagando però con i ct Conte prima e Ventura poi, la scarsa competitività del campionato a stelle e strisce.

Giovinco e la mancata convocazione in Nazionale

L'ex Juventus dopo un lungo periodo di silenzio e un infortunio muscolare alla coscia ormai superato è tornato a parlare della Nazionale, in un'intervista concessa a Gazzetta.it. Il classe 1987 non nasconde la delusione per il mancato ritorno in azzurro, anche alla luce delle prove non brillanti della squadra di Ventura pronta per giocarsi la qualificazione ai Mondiali attraverso gli spareggi: "Io non convocato nemmeno per uno stage? Sono considerazioni che non spettano a me. Io faccio il mio lavoro sempre al massimo, tiro avanti, senza farmi influenzare da quelle cose che sfuggono al mio potere. Evidentemente ci sono criteri di valutazione diversi. Che cosa devo fare? Strapparmi i capelli. Neppure potrei, perché li ho cortissimi (ride, ndr)".

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La Mls campionato fisicamente competitivo, parola di Giovinco

In 3 stagioni Giovinco ha stregato gli Stati Uniti, con i numeri che parlano ampiamente per lui. 58 gol in 92 gare con ben 37 gare. Il Toronto vola grazie a lui e dopo aver perso la finale del 2017 ora è la squadra da battere, anche grazie all'attaccante tornato in grande spolvero dopo l'infortunio. Sicuramente la Mls non è all'altezza dei top campionati europei, ma Giovinco ne evidenzia le difficoltà: "E' vero che a livello tattico qui si gioca più semplice e gli attaccanti hanno più possibilità di segnare, ma a livello fisico di sicuro è un torneo molto impegnativo. E comunque di semplice non c’è un bel niente".

L'agente della Formica atomica contro Ventura

Se Giovinco comunque non ha voluto alimentare polemiche, il suo agente D'Amico è stato molto più diretto dichiarando: "Trovo assurdo che Ventura non lo chiami. Giovinco sa segnare in tutti i modi, è un protagonista nella Mls". Giovinco ci scherza su ma spera che il ct torni sui suoi passi: "Il mio agente è di parte? Però, è chiaro, per un calciatore vestire l’azzurro e vincere con quella maglia è l’aspirazione massima e sempre lo sarà. Ciò che posso fare è continuare su questa strada: giocare bene nel mio club. Se dovessero chiamarmi sarei molto felice".

Giovinco e la Serie A, Juventus favorita

Anche dal Canada, Giovinco continua a seguire con piacere il campionato italiano, e dice la sua sulla stagione appena iniziata: "Stare qui mi piace e mi diverte: significa che sono sereno. Però quando vedo le partite di Champions o di Serie A ogni tanto un pensierino lo faccio. Il campionato? Napoli e Atalanta, giocano molto bene. Specie il Napoli è attrezzato per poter lottare fino in fondo. Ma credo che la Juve vincerà lo scudetto, con Napoli, Roma e Inter che potranno darle fastidio. I giocatori che mi entusiasmano? Dybala e Mertens".

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