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Giovani difensori: 5 centrali forti e pronti per il salto in prima squadra

Non ci sono soltanto Rugani, Romagnoli o Caldara a rappresentare l’immediato futuro della prossima difesa della nostra Nazionale italiana. Ecco altro prospetti interessanti, per quanto riguarda il ruolo di centrali difensivi, già pronti per l’esordio nel grande calcio.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La stagione 2016/2017, ha messo in mostra diversi prospetti davvero interessanti per il futuro della nostra Nazionale italiana. Soprattutto per quanto riguarda i difensori centrali. Premesso che dopo Nesta e Cannavaro, sono stati pochi i centrali difensivi del futuro bravi quanto loro, ecco che sembra stiano ritornando nuovamente alla ribalta i cosiddetti “muri della retroguardia”. Non solo Rugani, Romagnoli e Caldara, ma anche tanti altri prospetti in questo ruolo delle varie squadre Primavera, sembrano ormai già pronti per il grande salto. Scopriamone 5.

Un 18enne di grande affidabilità pronto per la Roma

Nel corso degli ultimi anni, il settore giovanile della Roma, sembra davvero in crescita costante. Tanti i calciatori del vivaio che negli ultimi anni stiamo vedendo in campo fra Serie A e Serie B. Ricci, Pellegrini, Viviani, gli stessi Florenzi, Romagnoli e tanti altri, stanno davvero facendo strizzare gli occhi a tutti i top club del nostro campionato. Ultimo della serie, un difensore di grandissima qualità, vicinissimo l’estate scorsa a passare al Crotone per vivere la prima stagione in Serie A dopo uno scudetto Primavera meritato. Stiamo parlando di Riccardo Marchizza. Definito il calciatore senza età, per via delle sue movenze in campo che sembrano già da leader navigato, Marchizza, forte fisicamente, ha la velocità, la rapidità e il piede dell’esterno, ma la struttura e la capacità di lettura tipica del centrale. Può esibire un buon tiro, ma anche nei calci piazzati e nei corner è un riferimento per la squadra. Ha una predilezione nello spingersi in avanti, anche in zona gol. Difensore attento, dalla buona visione di gioco, ottimo anche per la difesa a tre. Un prospetto che Spalletti sta osservando con attenzione.

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Dopo Caldara anche lui potrebbe finire alla Juventus

Definito il colpo Caldara dall’Atalanta, la Juventus sta continuando la sua ricerca, nei vari settori giovanili italiani, per capire quale sarà il terzetto difensivo del futuro dopo la BBC. Il cosiddetto “svecchiamento” è appunto già cominciato con l’acquisto dell’ormai ex atalantino e la conferma di Rugani, punto fisso ormai della retroguardia di Allegri. La dirigenza bianconera, sempre attenta alle dinamiche relative ai giovani, ha messo gli occhi su Manuel Nicoletti, centrale difensivo della Primavera del Crotone. Classe 1998, Nicoletti nel novembre del 2014, fece anche il suo esordio in Serie B a soli 16 anni, risultando il difensore più giovane ad esordire nella prima squadra calabrese. Può giocare sia da centrale che da esterno di fascia sinistra, abbina una grande corsa e intensità, ad un buon bagaglio tecnico che non smette di migliorare di giorno in giorno. Un giovane da tenere davvero sott’occhio.

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L’Atalanta non finisce di stupire: ecco Mancini

Neanche il tempo di assorbire il colpo per la cessione di Caldara che i tifosi dell’Atalanta possono già dormire sogni tranquilli. Per difendere il reparto arretrato dei bergamaschi infatti, dopo l’addio del difensore alla Juventus, è stato acquistato Gianluca Mancini. Classe 1996, difensore centrale proveniente dal Perugia con cui in questa stagione ha collezionato 5 presenze nel campionato di Serie B con il club umbro. Esploso nel settore giovanile della Fiorentina, Mancini 1,90 di altezza, con un passato da centrocampista è dotato anche di una discreta tecnica individuale, che gli permette di impostare l'azione con qualità. Mancini fa, però, del gioco aereo la sua qualità principale, sia in fase difensiva che offensiva. Il vero e proprio prototipo del difensore completo, l'ormai ex giocatore del Perugia è l’uomo giusto per la prossima retroguardia difensiva della squadra di Gasperini.

Foto LaPresse - Jennifer Lorenzini07 05 2016 Livorno - ItaliaSport CalcioLivorno - PerugiaCampionato di Calcio Serie B 2015/2016 ConTe.it - Stadio Armando Picchi Nella foto: Gianluca Mancini, Daniele VantaggiatoPhoto LaPresse - Jennifer Lorenzini07 05 2016 Livorno - ItalySport SoccerLivorno - PerugiaItalian Football Championship League B 2015/2016 ConTe.it - Armando Picchi StadiumIn the pic: Gianluca Mancini, Daniele Vantaggiato

Il Perugia si coccola Alessandro Zavan

E’ proprio il caso di dirlo, in Serie B le sorprese non finiscono mai. Già, perchè il campionato cadetto, dopo aver lanciato diversi giovani talenti nel campionato di Serie A, sembra davvero non fermarsi più. Dopo Mancini infatti, ceduto all’Atalanta, un altro interessante prospetto futuro che, sembra già in ottica esordio in prima squadra, è Alessandro Zavan. Arrivato quest’estate al Perugia, Zavan, all’età di 14 anni, fu preso al Cesena per disputare un anno di Giovanissimi Nazionali, prima di passare, a titolo definitivo, al Pordenone dove disputò il Campionato Allievi di Lega Pro. Nella sessione di mercato estiva, Zavan fu poi ceduto prima in prestito alla Fiorentina fino al gennaio per poi rientrare di nuovo al Pordenone, nella stagione successiva, dove restò stabilmente nella prima squadra del club di Lega Pro. Il suo passaggio al Perugia può essere definito un vero colpaccio per il club umbro che si coccola il suo classe 1999 mancino che sembra già prontissimo per palcoscenici ancor più importanti della Serie B.

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Montella stregato da Gabbia

Un estimatore dei giovani è sicuramente Vincenzo Montella. Un allenatore che è stato capace di valorizzare un giovane come Locatelli, affidandogli le chiavi del centrocampo del Milan, ha già puntato un altro talento del vivaio rossonero. Un vero e proprio jolly: Matteo Gabbia. Convocato in estate dall’aeroplanino per l'amichevole di Bordeaux inserendolo in lista tra i centrocampisti, stesso ruolo in cui viene utilizzato dall'Italia Under 17, con cui ha fatto l'Europeo di categoria, senza saltare un minuto. Nel Milan Allievi invece, gioca come difensore centrale. Inizialmente, non era stato aggregato alla prima squadra, ma si stava allenando a Milanello per il progetto Milan Gold, riservato ai migliori 16 talenti del vivaio, e fu proprio lì che scattò il colpo di fulmine che convinse Montella a chiamare la società per permettergli di portare con sé il promettente difensore.

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