Gigi Simoni, il ricordo di Gilardino: “E’ stato come un padre, mi auguro che guarisca”
Le condizioni gravissime in cui versa Gigi Simoni hanno scosso il mondo del calcio e dello sport in generale. Un allenatore stimato da tutti, colleghi e calciatori ma soprattutto una persona per bene che ha lasciato ovunque abbia lavorato, un ottimo ricordo di sè per lo stile di vita con cui ha sempre coltivato la passione per il pallone, instaurando rapporti personali ancor prima che professionali.
Tantissimi gli attestati d'affetto per Simoni, ricoverato in condizioni critiche in rianimazione, mentre si attendono nuovi bollettini medici che possano riaprire alla speranza. Il mondo del calcio, in primo luogo, ha manifestato tutta la solidarietà ai familiari, ricordando con sincera stima l'allenatore che toccò il proprio apice professionale in nerazzurro, nell'Inter del Fenomeno Ronaldo.
Il malore, il ricovero, le condizioni critiche
In queste ore, il tecnico, ottantenne, è ricoverato all'ospedale di Pisa, nel reparto di rianimazione e le sue condizioni – critiche – sono monitorate continuamente. Una notizia che ha fatto subito il giro del web scatenando un'ondata impressionante di affetto verso un uomo – ancor prima che allenatore – che ha lasciato di sè un ricordo speciale e non solamente per chi è stato allenato. Colleghi, società avversarie, tifosi di ogni colore e bandiera, tanti giocatori che hanno incontrato Simoni anche giocando contro non hanno perso l'occasione di esprimere il proprio rammarico per la notizia ed esternare il proprio affetto.
L'affetto sui social e le parole di Gilardino
Alla notizia del malore, fin dal primo pomeriggio sui social network sono saliti in trending topic gli hashtag “Forza Gigi” e “Gigi Simoni” con tantissimi messaggi d’affetto nei confronti del “tecnico gentiluomo”. Tra i tanti che hanno voluto regalare il proprio ricordo c'è anche il campione del Mondo 2006, Alberto Gilardino, ex attaccante che ai microfoni di Sky ha ricordato così Simoni: "Per me Simoni e' stato un secondo padre, mi ha fatto esordire in Serie A il 6 gennaio del 2000. Spero non sia nulla di grave, gli faccio un grandissimo in bocca al lupo. Mi ha insegnato tantissimo. Di lui mi porto dietro la sua serenità, la sua tranquillità e la sua personalità".