Gigi Buffon raggiunge le 112 presenze in Nazionale ed eguaglia Dino Zoff
Domani sera all’Olimpico la Nazionale italiana affronterà l’Uruguay. E’ un’amichevole, ma il test è importante. Di fronte avremo la squadra più forte del Sud America. Qualcuno si potrà stupire, ma i Mondiali Sudafricani e la Copa America giocata lo scorso luglio dicono che Argentina e Brasile sono dietro alla Celeste del professor Tabarez.
Sarà una serata importante. Si gioca a Roma perché si celebra il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, anche se la festa è stata fatta a marzo, e gli Azzurri indosseranno le nuove maglie, presentate oggi pomeriggio dallo sponsor tecnico dell’Italia con il C.T. Prandelli, capitan Buffon e Pirlo. Sarà una serata particolare per Gigi Buffon che giocando per la centododicesima volta con la Nazionale raggiungerà un mito, forse per lui il Mito, Dino Zoff.
Il portiere della Juventus esordì con la maglia Azzurra diciannovenne a Mosca. L’Italia di Cesare Maldini si giocava tanto. Era la gara di andata del playoff per le qualificazioni ai Mondiali di Francia ’98. Sotto la neve Buffon si superò, gli Azzurri pareggiarono (1-1) e posero le basi per la qualificazioni, ottenuta al San Paolo. Allora, però, lui era di fatto il terzo portiere della Nazionale. Chiuso da Peruzzi, Toldo e poi anche Pagliuca richiamato dopo un ottimo campionato. Peruzzi a pochi giorni dalla partenza, s’infortuna. Buffon va in Francia. Dino Zoff, dopo il Mondiale diventa il C.T., esclude Peruzzi e Pagliuca e punta su Buffon, che, però, l’Europeo non lo gioca, perché si rompe una mano in un’inutile amichevole. Toldo disputa un Europeo indimenticabile, ma il Trap conferma Buffon. Nasce un dualismo tra i due, che intanto finiscono all’Inter e alla Juventus. Con i bianconeri finalmente vince lo Scudetto e si consacra a livello internazionale giocando in Champions League. Per tutti è il più forte portiere del mondo. La consacrazione definitiva arriva al Mondiale di Germania. Subisce solo due gol (un’autorete e un calcio di rigore). La sua parata sul colpo di testa di Zidane nella finale Italia – Francia è d’antologia. Contro l’Irlanda del Trap, nell’ottobre 2009, gioca per la novantanovesima volta in Azzurro (quel giorno anche il suo ‘collega Given arrivava a 99 presenze). Contro l’Olanda arriva a quota cento. Domani aggancia Zoff, a 112, e vede Maldini e il suo grande amico Cannavaro che, nonostante le 136 presenze, è sicuro di essere superato. Proprio dall’eroe del Mondiale tedesco, SuperGigi ha raccolto la fascia di capitano.