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Gigi Buffon: “Nessuna lite con Benatia. Solo gossip per destabilizzare la Juve”

Il capitano e portiere bianconero interviene ai microfoni do Juventus Tv e racconta la propria versione dei fatti: “Trovo logico e doveroso confrontarsi e questo è accaduto, ma nessuno, almeno nei miei diciassette anni di Juventus, si è permesso di puntare l’indice verso qualcuno colpevolizzandolo per una sconfitta un errore e questo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Nessuno scontro con Benatia, si è trattato solo di gossip. Serrare i ranghi e affrontare le ultime quattro partite come fossero delle finali. Gigi Buffon sceglie i microfoni di Juventus Tv per tracciare una linea spartiacque rispetto a quanto accaduto da domenica sera a oggi, chiarendo anche la propria posizione sullo sfogo trapelato in queste ore: tutte chiacchiere messe in giro ad arte per destabilizzare l'ambiente bianconero scosso dalla ‘testata di Koulibaly' e dal vantaggio sul Napoli passato a +9 a +1 nel giro di due domeniche

E' quel tipo di gossip, palesemente inventato, che si portano dietro le sconfitte di squadre che sembrano non avere talloni d'Achille come la Juventus – le parole di Buffon nell'intervista al canale tematico del club -. Si cerca così di destabilizzare un ambiente e minare le certezze e l'unione di un gruppo.

Quanto al presunto battibecco con il compagno di squadra, pure questo fa parte delle parole in libertà che hanno alimentato la sindrome di accerchiamento della squadra, pressata dalle critiche e più ancora dalle obiezioni mosse al tecnico.

Sicuramente, com'è normale che sia e com'è sempre successo da quando sono alla Juve, trovo logico e doveroso confrontarsi e questo è accaduto, ma nessuno, almeno nei miei diciassette anni di Juventus, si è permesso di puntare l'indice verso qualcuno colpevolizzandolo per una sconfitta un errore e questo, fino a quando sarò capitano di questa squadra non accadrà mai. Aggiungo che Medhi è un ragazzo estremamente rispettoso e che ha sposato la nostra causa con educazione un modo di stare nel gruppo eccezionali.

Equivoco dissolto, tutte le energie dovranno convergere sui prossimi impegni di campionato perché nulla è perso considerando che si parte ancora da un vantaggio esiguo (appena 1 punto) ma è pur sempre un argine rispetto alle ambizioni da primato e scudetto del Napoli.

Ci aspettano venti giorni decisivi, dal campionato (che non è solo la gara con l'Inter) alla finale di Coppa Italia. Se gli altri saranno più bravi di noi faremo loro i complimenti, perché in un campionato di 38 partite chi vince, l'avrà meritato. Ma questo è un pensiero ancora molto lontano.

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