Gigi Buffon, il portiere che a Parigi è già leggenda ma non è sicuro di essere titolare
Gigi Buffon ha già conquistato la Francia e Parigi. All'ex portiere della Juventus e della Nazionale è bastata la gara contro il Guingamp per mettere a tacere i critici – che ne avevano sottolineato i segni del tempo per qualche incertezza di troppo in amichevole – e rendere ancora più difficile la scelta del tecnico, Thomas Tuchel. Già, perché il quotidiano sportivo L'Equipe l'estremo difensore italiano sarà pure ‘semplice come una leggenda' (è il titolo che campeggia sulla prima pagina) ma non è altrettanto ‘semplice' e scontata la sua presenza tra i pali.

La gestione dei 3 calciatori nel ruolo (ci sono anche Areola e Trapp, entrambi accostati al Napoli nella scorsa sessione di mercato) fa sì che Buffon debba lottare per conquistare una maglia da titolare e non è detto che ci riesca. Un particolare che la stampa transalpina – complimenti a parte – non ha mancato di sottolineare chiedendosi come mai, se hai in rosa già due pedine di grosso calibro (un campione del mondo e un elemento già inserito nello spogliatoio), sia arrivato sotto la Torre un giocatore che rischia sovraffollare un settore già coperto.
Buffon è titolare ma fino a quando? L'Equipe non ha dubbi e tesse le lodi del numero uno. Le Figaro invece ne solleva… e come, insistendo su un elemento in particolare: ovvero, come la presenza stessa dell'ex bianconero corra il rischio di minare gli equilibri all'interno di un gruppo già sollecitato dal dualismo tra Cavani e Neymar. Per adesso il tedesco Trapp, che ha lasciato a Buffon (anche) la maglia numero uno, ha accettato obtorto collo di accomodarsi in tribuna e limitarsi ad assistere a quanto accade in campo. Quanto ad Areola – il cui contratto è in scadenza nel 2019 e non ha ancora rinnovato – potrà beneficiare della squalifica di 3 giornate inflitta a Buffon dopo la furente e furibonda reazione in Champions contro il Real Madrid. In campionato cosa accadrà? A ‘super Gigi' è andata la prima, scandita anche dal bel gesto dello scambio di maglia con il figlio di Thuram (ex compagno di squadra alla Juventus) ma Tuchel ha già indicato la strada da seguire. Ovvero, quella del turnover: "Il tempo di un portiere titolare e un secondo mi sembra superato", ha ammesso l'ex Borussia. Più semplice (come una leggenda) a dirsi che a farsi.