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Gigi Buffon al Psg: “Dimostrerò di essere ancora grande”

Superman si è presentato a stampa e tifosi spiegando il motivo per cui ha scelto Parigi e il Psg: “Mi piacciono da sempre le sfide e questa era la migliore: il clima diverso, la lingua nuova, un campionato differente. Tutto è uno stimolo. Neymar? Sarà ancora più determinato a vincere. Il Mondiale? Lo vince la Francia”
A cura di Alessio Pediglieri
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E' arrivato il momento: Gianluigi Buffon apre una nuova avventura professionale, sotto la Torre Eiffel tra i più importanti club di Francia per continuare a vincere lontano dai colori bianconeri della Juventus. A poche settimane dal suo addio al calcio italiano e alla società torinese ecco che Superman si presenta a stampa e tifosi con un contratto di due anni, tempo utile per alzare ancora altri trofei.

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Alla conferenza stampa a Parigi l'attesa è finita nel primo pomeriggio quando Buffon è arrivato tra il tripudio generale e l'attenzione della stampa, giunta in massa per ascoltare le parole del portiere considerato tra i migliori al mondo malgrado i 40 anni sulle spalle.

Voglio dimostrare di essere ancora un grande portiere e sono certo che ci riuscirò anche qui. Serve però una grande squadra, di una grande società. Per raggiungere i risultati servono tutti.

L' "ossessione" Champions League. L'arrivo al Psg coincide con l'estremo tentativo di conquistare la Champions League, un obiettivo comune che per alcuni dall'esterno appare più come una ossessione. Pensiero fortemente smentito dal portiere: "Non penso sia un'ossessione mia nè del Psg, credo che si sia creata questa situazione senza che nessuno l'abbia cercata apposta. Ho accettato volentieri perchè penso ci siano le condizione per potermi migliorare come calciatore e come persona. E penso di poter contribuire a far sì che anche il Psg in campi migliori e possa ambire a traguardi sempre più importanti

La sfida che cercava. La sfida è lanciata, come aveva già confermato nella sua conferenza d'addio alla Juventus: "Mi sono sempre piaciute le sfide e questa lo è: la lingua nuova, il disagio degli allenamenti senza conoscere ambienti e compagni, un clima diverso. Tutto mi spinge per crescere ancora e migliorare sia come professionista che come uomo. Ho 40 anni? Finchè sto bene gioco e valgono come 33-34 anni in un altro ruolo".

Neymar e i suoi fratelli. A Parigi avrà a disposizione una squadra di primo livello dove la società, come nella Juventus, ha saputo progettare, investendo e cercando di crescere. Tra tutti, troverà uno dei campioni moderni assoluti, Neymar: "Sarà ancora più determinato a vincere e riscattarsi dopo la delusione al Mondiale. Dove vedo favorita proprio la Francia per talento, esperienza e qualità. Tifavo Brasile, ma oramai è andata come è andata".

40 anni e non sentirli. Buffon, ovviamente, non sarà un neo acquisto da formare, di prospettiva. E' un giocatore maturo, esperto, di qualità e con il piglio di chi vuole tornare a vincere tutto e subito. Di certo, in là con gli anni, ma integro, sia nel fisico che nella testa: "A questa società non potevo dir di no anche se ho 40 anni. E' vero, ho una certa età ma godo di un ottimo status di salute e mentale e credo ci siano le condizioni per migliorare come calciatore e come persona e credo di poter contribuire a far migliorare il Psg".

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