Gianluca Vialli compie 55 anni, come sta il bomber guerriero
Buon Compleanno a Gianluca Vialli, che oggi compie 55 anni. Due parole lo definiscono: bomber e simbolo. Perché l’ex giocatore di Sampdoria e Juventus è stato un grandissimo centravanti, uno dei migliori della sua epoca ed è stato un simbolo non solo nelle squadre in cui ha giocato ma di tutto il calcio italiano. Adesso Vialli, che in campo si è sempre battuto come un leone, sta disputando la partita più importante della sua vita. Perché sta cercando di sconfiggere il cancro. Senza paura proprio lui qualche mese fa rivelò la sua malattia: “Sto bene, ma non so come finirà, non ho certezze e non so come si chiuderà la partita”.

Il tandem con Mancini e i trionfi con la Sampdoria
Giovanissimo esplode alla Cremonese, in panchina c’è Mondonico, la Sampdoria lo acquista e crea un tandem d’attacco che diventerà storico, quello con il suo gemello Roberto Mancini. Si divertono tanto, in campo e fuori. I blucerchiati vivono gli anni migliori della propria storia. La Sampdoria è una squadra giovane, fresca, vivace, gioca bene, i calciatori divertono e si divertono. Vialli e Mancini sono i simboli. Luca è il bomber quello che mette il punto esclamativo sulle vittorie, su tutte lo scudetto del 1991, che Vialli festeggia con un look nuovo: biondo platinato.
Le finali di Champions League con Sampdoria e Juventus
La finale di Champions del 1992 se la ricorda ancora bene, purtroppo, l’ex attaccante che nel tempio di Wembley non visse una delle partite migliori della sua carriera, la Sampdoria perse ai tempi supplementari 1-0 contro il Barcellona. Dopo quel match ci fu il passaggio alla Juventus, che si assicurò uno dei migliori attaccanti di quell’epoca. Il Milan era più forte e continuò a vincere, ma quando arrivò Lippi la musica cambiò. Vialli era il leader di quella squadra che riportò lo scudetto alla Juve dopo 9 anni e soprattutto vinse la finale di Champions contro l’Ajax.

L’esame di maturità nel 1993
Vialli è stato un ragazzo scanzonato, figlio degli anni ’80, a suo modo un anticonformista del calcio, un po’ come Vasco o Jovanotti nella musica. Nel 1993, quando aveva 29 anni, si presentò agli esami di maturità. Ai genitori promise il diploma. E una promessa va mantenuta. Immaginate oggi un calciatore della Juventus, con due Mondiali disputati, un Europeo e una finale di Champions che fa lo scritto e l’orale in mezzo a tanti diciottenni, chiaramente emozionati e contenti.
Il Chelsea e la tv
Un ragazzo intelligente che negli anni ha sbagliato poche mosse, ha vinto con la Sampdoria, poi con la Juve ed è stato uno dei primi calciatori italiani a decidere di migrare in Premier League, nel 1996 firmò con il Chelsea, di cui è stato giocatore e allenatore (per qualche mese ha svolto entrambe le mansioni contemporaneamente). Dopo aver lasciato la panchina è diventato un apprezzatissimo opinionista, di Sky. Parole raramente banali, osservazioni acute, che hanno lasciato una traccia, dalla tv manca da un po’, lo aspettiamo e intanto gli facciamo gli auguri.