Gianello confessa un tentativo di combine per Sampdoria-Napoli del 2010
Dichiarazioni scottanti provenienti da Matteo Gianello, ex portiere del Napoli che in carriera ha difeso i pali anche di Chievo e Siena, nell’ambito dell’inchiesta calcioscommesse. Indagato dalla Procura partenopea, il calciatore ha fatto luce su alcuni aspetti del filone che potrebbe nuovamente sconvolgere il calcio italiano.
Confessione su Samp-Napoli – Le esternazioni più scottanti riguardano la gara di Marassi del maggio 2010, ultima giornata di campionato che vide il successo dei blucerchiati per 1-0 e l’accesso dei doriani – allora allenati da Gigi Delneri e con Cassano e Pazzini sul fronte d’attacco – ai preliminari di Champions League in virtù del quarto posto soffiato al Palermo. Ecco le parole di Gianello pubblicate dalla Gazzetta dello Sport: “Ricordo che Giusti (ex calciatore anche lui indagato secondo quanto si apprende dal quotidiano, ndr) mi prospettò la possibilità di ricompensare i compagni che avessero aderito alla richiesta di rendere maggiormente sicuro il risultato della partita a favore della Sampdoria con somme di denaro”.
Due ex compagni tirati in ballo – Per quella sfida, Gianello ha inoltre confessato di essersi rivolto a due calciatori azzurri, contrariati in merito a questa possibile situazione: “Mi rivolsi a Paolo Cannavaro e a Grava e a nessun altro, diedero immediatamente e con estrema decisione una risposta negativa”. Secondo la Gazzetta, i due calciatori rischiano almeno l’omessa denuncia per non aver avvertito la Procura federale, mentre il Napoli la responsabilità oggettiva per diverse partite.