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Giampaolo riparte da Ascoli e dice no al Brescia

Il tecnico di origini svizzere ha dato il ben servito a Corioni dopo il divorzio tra le polemiche di inizio stagione preferendo il club marchigiano che allenò tra il 2004 e il 2006.
A cura di Alessio Pediglieri
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marco giampaolo

Tornare sul luogo del delitto poteva sembrare un'ammissione di colpevolezza e così Marco Giampaolo ha deciso all'ultimo di declinare l'invito del presidente Corioni a rivestire di nuovo il ruolo di allenatore del Brescia Calcio dopo aver esonerato Bergodi. Il matrimonio con le ‘Rondinelle' lombarde, dopotutto si era consumato tra feroci polemiche e incomprensioni sia con la dirigenza che con i tifosi che di fronte ai risultati non esaltanti pretendevano un faccia a faccia col tecnico. Non difeso a sufficienza dalla società, Giampaolo preferì abdicare. E oggi, il sassolino rotola giù dalla scarpa perchè di fronte alla richiesta del Brescia ha aspettato fino all'ultimo prima di ringraziare e guardare oltre, ad Ascoli.

Ripartire da Ascoli – Forse anche lusingato dall'interesse del nuovo presidente Bellini e in memoria dei tempi passati, Giampaolo ha accettato di recarsi nelle Marche, per ripetere i brillanti risultati conseguiti tra il 2004 e il 2006. Quella società oggi non esiste più ma il fascino deve essere rimasto inalterato nel tempo. La nuova realtà, denominata ufficialmente Ascoli Picchio FC 1898, ha di fatto convinto il mister a firmare un triennale nella speranza di poter tornare nel grande calcio della serie A. Al Brescia semplicemente un "no, grazie" dopo che sembrava imminente un suo ritorno in Lombardia.

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