Gerson con la maglia numero 10 di Totti, fa arrabbiare i tifosi della Roma
Provocare una sommossa del tifo romanista senza nemmeno aver indossato la maglia della ‘magica': fatto. Un record per Gerson, 18enne trequartista del Fluminense che il club giallorosso ha strappato alla concorrenza della Juventus e del Barcellona. Ma cosa ha combinato il brasiliano per suscitare le ire della tifoseria capitolina? Un sacrilegio: poche ore prima di partire per l'Italia e raggiungere la Capitale ha postato su Twitter la foto che lo immortala con la maglia numero 10 di Francesco Totti… peccato, però che al posto del nome del capitano ci fosse il suo. Non l'avesse mai fatto… la ridda di commenti che s'è scatenata è stata tutt'altro che amichevole e bonaria. Una leggerezza che il ragazzo ha pagato con ‘inviti a non montarsi la testa', ‘a stare calmo' perché ‘la maglia del capitano non si tocca'. E' stato più o meno questo il tono delle frasi che i sostenitori giallorossi gli hanno rivolto.
A ‘Roma Radio', emittente ufficiale del club, il ds Sabatini è intervenuto nella vicenda: "Ho spedito io la maglia col numero 10 a Gerson per stimolarlo, lui non c'entra niente e va rispettato. Non ci ha scelto per una questione di soldi, ma per altri argomenti e uno di questi è stato proprio Totti. Le giocate di Francesco non sono replicabili, forse tra 15 anni vedremo giocate come l'assist per Gervinho a Valencia".
Tutto dimenticato. L'arrivo a Fiumicino con volo proveniente da Rio de Janeiro e la voglia di entrare subito in contatto con l'ambiente romanista gli hanno fatto passare anche il dispiacere per quel peccato di gioventù commesso da parte di chi non sa bene quanto il calcio in Italia sia una religione pagana e integralista. Gerson mette nero su bianco e dà così inizio ufficialmente alla sua avventura con la Roma: cinque anni di contratto, costo dell'operazione arrivato a 15 milioni di euro più bonus e una percentuale da corrispondere al momento di una rivendita futura del calciatore. Abbastanza da convincere il Fluminense a dare il via libera al club tricolore piuttosto che ai blaugrana.
Il calciatore prenderà parte come ospite della Roma all'Open day e assisterà dal vivo alla partita amichevole in programma contro il Siviglia. Toccata e fuga, il calciatore tornerà in Brasile fino al prossimo mese di gennaio. Prima di poter indossare la maglia della Roma, però, dovrà attendere ancora: il club non può tesserarlo perché extracomunitario ed è possibile che, al momento del suo rientro in Italia, venga mandato in prestito perché si faccia le ossa in Serie A.