Germania-Spagna semifinale Mondiali 2010, Bierhoff rimprovera Lahm

Sembrava un'isola felice il ritiro della nazionale tedesca, costituito da un gruppo giovane ma già solido, coeso e imperturbabile grazie anche al lavoro dell'ottimo C. t. Loew, e invece una piccola nuvoletta ha offuscato il cielo prima della semifinale con la Spagna.
Tutto è cominciato ieri con le dichiarazioni del neo-capitano Philip Lahm: uno di poche parole, il terzino del Bayern sempre tra i migliori dentro e fuori dal campo vista la sua discrezione e il suo grande impegno anche nel sociale. Hanno suscitato parecchio "scalpore" le parole di ieri pronunciate da quello che i compagni chiamano "Paolo", vista la venerazione di Lahm per Paolo Maldini: "Credo di aver dimostrato di saper essere un buon capitano e non mi vergogno a dire che mi piace da matti, quindi non penso di dover rendere la fascia alla fine di questo Mondiale". Subito è scoppiato un piccolo caso, visto che l'ex capitano storico Ballack (abbattuto da un fallo killer a pochi giorni dal Mondiale sudafricano e quindi non in grado di parteciparvi) sembra aver abbandonato il ritiro tedesco, nonostante le smentite di rito che affermano che l'ex Chelsea aveva già preventivato il ritorno in Lussemburgo. A scanso di equivoci comunque oggi il team manager Bierhoff (vecchia conoscenza del nostro calcio) è intervenuto sulla questione, e lo ha fatto anche in maniera decisa senza lasciare nulla al caso: "Non e' il massimo scegliere la settimana decisiva della Coppa del Mondo per dire certe cose, visto che l'aspetto sportivo dovrebbe essere al primo posto".
Non ha tutti i torti Bierhoff visto che oggi la squadra tedesca ha un appuntamento con la storia, e di tutto avrebbe bisogno fuorchè di motivi di discussione interni. Sicuramente Lahm, sarà stato vittima dell'entusiasmo straripante che coinvolge giocatori, staff e una nazione intera, quella tedesca clamorosamente stupita come tutto il mondo calcistico dalle prestazioni della super Germania di Loew.
Marco Beltrami