Germania-Portogallo: formazioni, orario, ultime news sulla prima partita del Gruppo E al Mondiale 2014 (foto)

In Brasile la Germania si presenta con la definizione di squadra europea più forte. Tanti esperti, compreso Marcello Lippi, sostengono che la squadra di Loew sia la vera favorita del Mondiale. La rosa, che è priva dell’infortunato Marco Reus, è di altissimo livello. Poche squadre hanno una batteria di esterni offensivi così forti. In più la Germania dispone dell’esperienza di tanti calciatori del Bayern, ma anche del Borussia, che da anni giocano partite di alto livello in Champions League. Ma non è tutto oro quello che luccica. Perché la Germania non ha una difesa fortissima, e Joachim Loew, il tecnico più fashion del Mondiale, è uno che non ha la fama del vincente. Finalista ad Euro 2008 l’ex allenatore dello Stoccarda è arrivato 3° a SudAfrica 2010 ed ha raggiunto le semifinali ad Euro 2012, dove Klose e soci furono abbattuti da Mario Balotelli. Inoltre i tedeschi non hanno un cammino facile. L’esordio è contro il Portogallo di Ronaldo, poi Loew sfiderà Ghana e Stati Uniti, guidati da Klinsmann l’uomo che lo volle nella National Mannschaft. Eventualmente negli ottavi Loew sfiderà il Belgio o la Russia. Quell’ipotetica sfida va assolutamente vinta. Perché la Germania dal 1954 raggiunge sempre i quarti di finale del Mondiale.
Dove sarà possibile vedere in tv Germania-Portogallo. La sfida tra Germania e Portogallo (0re 13 in Brasile, le 18 in Italia secondo il fuso orario) sarà trasmessa in tv sia dalla Rai in chiaro (su Rai Uno) sia da Sky per gli abbonati della piattaforma (sul canale Sky Mondiale 1).
Probabili Formazioni
Loew e Rui Bento, che si sono già sfidati nella fase a gironi di Euro 2012, schierano tutti i titolari. Nella Germania in difesa gioca il giovane Dumm, mentre a centrocampo Kroos è preferito a Khedira. Schurrle parte dalla panchina. Rui Bento naturalmente non rinuncia a Cristiano Ronaldo, che si è allenato pochissimo nelle ultime settimane.
Germania (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Hummels, Mertesacker, Durm; Schweinsteiger, Kroos; Mueller, Ozil, Podolski; Klose. All. Loew
Portogallo (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Bruno Alves, Pepe, Coentrao; Moutinho, Meirels, Veloso; Nani, Helder Postiga, Ronaldo. All. Rui Bento.
Neuer, Ozil e Klose le stelle della Germania
Difficile indicare il nome del calciatore più rappresentativo della Germania. Perché i tedeschi hanno una serie di giocatori fortissimi, ma Loew non dispone di un vero fuoriclasse. Degni di una candidatura per il ruolo di miglior attore protagonista della Germania sono il portiere Manuel Neuer, uno dei più forti al mondo nel suo ruolo, il numero 10 Mesut Ozil, e gli attaccanti Klose, Podolski e Muller; tre elementi che con la maglia della propria nazionale molto spesso sono stati grandi protagonisti.
La rosa di Loew per Brasile 2014
Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron Robert Zieler (Hannover); Difensori: Jerome Boateng (Bayern Monaco), Durm, Kevin Grosskreutz (Borussia Dortmund), Matt Hummels (Borussia Dortmund), Marcell Jansen (Amburgo), Philippe Lahm (Bayern Monaco), Per Mertesacker (Arsenal). Skhodran Mustafi (Sampdoria); Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Mario Gotze (Bayern Monaco), Sami Khedira (Real Madrid), Cristoph Kramer (Borussia Monchengladbach), Toni Kroos (Bayern Monaco), Mezut Ozil (Arsenal), André Schurrle (Chelsea), Bastian Schweinsteiger (Bayern Monaco); Attaccanti: Miroslav Klose (Lazio), Thomas Mueller (Bayern Monaco), Lukas Podolski (Arsenal).
Il 4-2-3-1 è lo schema della Germania di Loew
Joachim Loew è uno degli allenatori più bravi e più stimati d’Europa. La sua Germania è una squadra che da anni gioca benissimo. Il modulo prediletto dal C.T. tedesco è il 4-2-3-1. Gli esterni difensivi devono spingere e difendere. Schweinsteiger e Kroos sono i due baluardi davanti alla difesa. La fantasia e l’estro di Ozil si mettono a disposizione della velocità e del talento di Schurrle, Mueller e Podolski. L’unica punta è Miro Klose, che da pochi giorni è il calciatore che ha realizzato il maggior numero di gol con la Nazionale tedesca.
Da un po’ di anni a questa parte il Portogallo è la grande outsider di tutte le grandi manifestazioni. Con Felipao Scolari in panchina i rosso-verdi hanno raggiunto la finale a Euro 2004 e le semifinali al Mondiale 2006, mentre con Bento due anni fa i portoghesi all’Europeo in semifinale si arresero ai calci di rigore alla Spagna. Il Portogallo è una squadra quadrata, poco spettacolare che confida nell’estro di Cristiano Ronaldo. Se i portoghesi riusciranno a superare la fase a gironi diventeranno pericolosissimi. Perché nella partita secca l’undici di Bento diventa una delle squadre più ostiche da affrontare. L’obiettivo minimo sono i quarti.
Cristiano Ronaldo la superstar del Portogallo
Non c’è match. La superstar dei portoghesi è Cristiano Ronaldo. Da anni il ventinovenne attaccante lotta e combatte contro Leo Messi. I due, diversi in tutto, dividono gli appassionati che litigano sul più forte calciatore in circolazione. Al Mondiale Ronaldo si presenta come meglio non poteva. Perché il portoghese quest’anno ha vinto il Pallone d’Oro (chi lo vince nell’anno pre-Mondiale poi in genere delude nella manifestazione più importante), la Scarpa d’Oro e la Champions League, manifestazione in cui ha realizzato 16 reti in 13 partite, record assoluto. In Brasile Ronaldo è chiamato a mostrare ancora tutte le sue qualità. Nei due precedenti Mondiali ha deluso, adesso non può sbagliare.
La rosa del Portogallo
Portieri: Beto (Siviglia) Rui Patricio (Sporting Lisbona), Eduardo (Braga); Difensori: André Almeida (Benfica) Bruno Alves (Fenerbache), Fabio Coentrao (Real Madrid), Joao Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia); Centrocampisti: Ruben Amorim (Benfica), Raul Meireles (Fenerbache), Joao Moutinho (Monaco), Nani (Manchester United), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), William Carvalho (Sporting Lisbona); Attaccanti: Eder (Braga); Helder Postiga (Lazio); Hugo Almeida (Besiktas); Rafa (Braga); Cristiano Ronaldo (Real Madrid); Silvestre Varela (Porto); Vierinha (Wolfsburg)
Rui Bento non rinuncia mai al tridente
Rui Bento segue la tradizione portoghese, che ha provato parzialmente a rinnovare. La forte difesa a quattro è la base da cui parte l’ex difensore dello Sporting che vive con la perenne ombra di Mourinho, pronto a criticare le scelte del connazionale. In mezzo al campo ci sono generalmente centrocampisti con i piedi buoni. Nel tridente accanto a Ronaldo ci sono due esterni offensivi. Quando le cose si mettono male Ronaldo si sposta sulla fascia e nel mezzo dell’attacco va una punta centrale.