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Germania-Italia, i duelli tra i big

La sfida con i tedeschi è sempre molto affascinante. Dal 1970 in poi sono state sempre grandi gare piene di emozioni e con grandi protagonisti. Anche stavolta non sarà da meno ma la squadra di Low sembra avere un leggero vantaggio a centrocampo.
A cura di Vito Lamorte
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Le gare tra Italia e Germania non sono mai come le altre. La storia del calcio è piena di sfide tra queste due selezioni che hanno regalato sempre tantissime emozioni. Se la nazionale tedesca era, ed è, una delle più attese protagoniste, l'Italia è arrivata in Francia in punta di piedi e sta facendo un percorso di tutto rispetto. Sulla carta la sfida sembra impari soprattutto a centrocampo ma, negli altri reparti, ci sono delle sfide di primissimo livello che fanno capire che partita vedremo.

Buffon-Neuer

Una cosa che accomuna molto la nazionale tedesca a quella italiana è la continua generazione di portieri. Dai tempi di Albertosi-Tilkowski passando per Zoff-Schumacher fino ad arrivare a Buffon-Neuer. Nel quarto di finale di sabato si troveranno di fronte i portieri più forti del mondo. Gigi sta attraversando uno dei momenti migliori della sua carriera, nonostante l'età, e dimostra di essere sempre il numero 1 indiscusso. Il portiere della Juve e capitano della nazionale di Conte sta mettendo in mostra pezzi di classe pura scavando ancora di più un solco tra lui e i suoi avversari. La gara con la Spagna può essere un esempio lampante: parate di ogni tipologia, istinto da vero felino e grande forza mentale.

https://www.youtube.com/watch?v=t01xVh2U0hM

Dall'altra parte ci sarà Manuel Neuer, il "difensore aggiunto". Il portierone del Bayern Monaco con il suo modo di giocare da libero aggiunto, appunto, contribuisce a costruire il gioco e ad arginare i tentativi di contropiede, permettendo alla linea difensiva di mantenere una posizione avanzata. Reattività e forza esplosiva sono tra le doti migliori di questo ragazzone del 1986.

https://www.youtube.com/watch?v=mztKN165BgE

Bonucci-Hummels

Sono i due leader difensivi. Senza alcun dubbio. Leonardo Bonucci e Mats Hummels sono i giocatori più importanti dei reparti arretrati di Conte e Low. Il centrale italiano è il regista della selezione di Antonio Conte: la maggior parte dei palloni passa dai suoi piedi nonostante sia l'ultimo uomo davanti  a Buffon. La capacità balistica del centrale juventino è di gran lunga superiore a quella di molti difensori della competizione e non avendo un regista di ruolo, Conte ha deciso che l'azione da dietro la imposta il signore col numero 19. Finora Bonucci è stato uno dei migliori anche in fase difensiva con chiusure precise e interventi sempre puliti.

Il diretto avversario di Bonucci non può che essere Mats Hummels. Il centrale del Bayern Monaco è il difensore con i piedi migliori e quando l'azione parte da dietro è lui il primo punto di riferimento. Hummel ha dimostrato di essere molto bravo negli inserimenti e nel gioco aereo. Il ritorno di Mario Gomez nell'undici titolare ha dato anche un'altra soluzione al difensore di Bergisch Gladbach che, nell'ultima gara, ha provato anche il lancio sull'ex punta della Fiorentina. Un'altra freccia nell'arco di Low. Intanto la retroguardia tedesca è un bunker inespugnato: zero goal subiti finora. Ci sono andate vicino solo Ucraina e Polonia.

Rebus centrocampo

La differenza tecnica tra il centrocampo italiano e quello tedesco è abissale. Solo i nomi danno già un'idea: Kroos, Khedira, Goetze, Draxler, Ozil e Mueller contro Parolo, Giaccherini, Florenzi, Sturaro, Darmian e De Sciglio. I forfait per infortunio di Candreva e De Rossi e la squalifica di Thiago Motta danno più di qualche grattacapo a Conte ma l'allenatore salentino ha sempre organizzato le sue squadre adottando soluzioni tattiche impeccabili per imbrigliare la manovra degli avversari. Molto dipenderà dalle condizioni fisiche di chi scenderà in campo e da come le due squadre intendono affrontare la gara.

Una delle chiavi della gara potrà essere il dinamismo di alcuni elementi a disposizione di Conte come Alessandro Florenzi, Marco Parolo e Emanuele Giaccherini, che possono mettere in difficoltà i palleggiatori tedeschi e il continuo movimento dei due laterali, sia in fase offensiva che di ripiegamento.

Pellè-Gomez

Sono i due punti di riferimento per Italia e Germania. Graziano Pellè è al suo primo torneo internazionale e sta facendo molto meglio di quanto si potesse pensare in Francia. Dopo una stagione così così con il Southampton, le due reti con Belgio e Spagna lo hanno rimesso al centro della discussione "pallonara": questo centravanti che non ha mai sfondato in Italia adesso si sta prendendo la ribalta e la rivincita su molti detrattori che lo hanno sempre giudicato come un oggetto misterioso.

https://www.youtube.com/watch?v=Qn17o1A_6H0

Nell'altra metà campo, a fare a sportelliste con i difensori azzurri, ci sarà Mario Gomez, vecchia conoscenza del calcio italiano. L'ex punta della Fiorentina sembra aver cambiato la squadra di Low proprio come accadde in Brasile con l'inserimento di Klose al posto di Goetze come "falso 9". Gomez è l'uomo che riesce a raccattare i palloni da scaricare ai tre trequartista che, poi, gestiranno alla loro maniera. Un riferimento lì davanti è importante anche per una squadra come quella tedesca piena di calciatori talentuosi e molto tecnici.

https://www.youtube.com/watch?v=Ukp_3pyHFPU
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