Germania, Gomez e fischi: “In Italia queste cose non accadono”

Un pretesto. Così Mario Gomez ha definito i fischi che il pubblico gli ha indirizzato durante l'amichevole tra Germania e Argentina. Match post-mondiale con l'Albiceleste a fare polpette di un avversario spento, Di Maria protagonista assoluto della gara e l'attaccante della Fiorentina finito nell'occhio del ciclone per i gol falliti. Una serata da dimenticare sotto tutti i punti di vista per il calciatore che, a lungo infortunato e costretto a saltare la Coppa in Brasile, s'attendeva ben altra accoglienza al rientro… Il risultato (4-2 per i sudamericani), la prestazione generale, le incredibili disattenzioni commesse dai tedeschi hanno rigirato il coltello nella piaga alimentando il malcontento del pubblico. E la punta viola ha pagato più di tutti. "I fischi? Per me non sono una novità – ha ammesso Gomez ai media tedeschi -. Quelli ricevuti mercoledì scorso non sono stati certo i primi… è una cosa che si ripete da tempo e le reti sbagliate contro l'Argentina sono state solo un pretesto".
Perché i tifosi lo hanno messo nel mirino? A dare la spiegazione è lo stesso Gomez che riconduce tanta intransigenza all'edizione degli Europei del 2008. "In quell'occasione pure sbagliai delle reti ed è stato da allora che tutto è cominciato. Al punto che, pur avendo segnato 3 gol a Euro 2012, venni additato tra i principali artefici della sconfitta contro l'Italia. Per questo i fischi subiti contro l'Argentina non mi hanno sorpreso più di tanto, non dipende solo dalla mia condizione oppure da come gioco". Abituato a ben altro, a resistere ai colpi dei marcatori, Gomez chiude la vicenda senza drammi particolari: "Mi spiace solo per la mia famiglia che assiste a certe cose ma personalmente non ho problemi con la squadra e vado avanti per la mia strada. In Italia, oltretutto, queste cose in genere non succedono".