Germania-Ghana, Mondiali 2010: lo strano duello tra i fratelli Boateng
Con il successo di misura dei tedeschi siglato da Ozil nella ripresa, Germania-Ghana ha sancito il passaggio di entrambe le squadre agli ottavi di finali del Mondiale in Sud Africa, ma il risultato non è stato l’unico motivo di interesse del match.
Quella tra Germania e Ghana non poteva essere solo una sfida tra Nazionali, visto che di fronte c’erano due fratelli impegnati a difendere l’onore calcistico della loro patria: Jerome per i tedeschi e Kevin-Prince per i ghanesi.
Un caso davvero singolare quello dei fratelli Boateng, una storia fatta di scelte diverse, tutt’altro che scontate.
Kevin-Prince in omaggio alle origini paterne ha scelto il Ghana; Jerome Boeteng ha preferito il Paese dove è nato. Eppure entrambi sono cresciuti a Berlino, figli dello stesso padre, ghanese, e di due madri tedesche.
Kevin-Prince è un centrocampista di 23 anni, pieno di tatuaggi e amante del rap. Un passato nelle Nazionali giovanili tedesche, non è mai arrivato in prima squadra per quel suo carattere un po’ duro.
Eppure il suo destino sembrava segnato: nel 2005 va in gol con la Nazionale Under-21 e nel 2006 è eletto miglior giovane calciatore tedesco della Bundesliga.
Nel 2007 Kevin Boateng viene escluso dagli Under-21 per il suo comportamento durante un torneo in Francia e dichiara: «Capiranno di aver sbagliato a trattarmi come un randagio». Un’affermazione pesante, che ha assunto un significato ancora più forte dopo lo scontro fisico con Ballack nella finale di Coppa d’Inghilterra, costato il Mondiale al capitano della Nazionale di Low.
Jerome Boateng (nella foto) è un difensore di 21 anni, già decisivo nelle qualificazioni della Germania ai Mondiali sudafricani. La sua carriera calcistica viaggia spedita dalle giovanili dell’Herta Berlino al debutto con la prima squadra Bundesliga, fino al passaggio all’Amburgo nel 2007.
“Ho sempre voluto giocare con la Germania. Questa è la mia casa, il mio modo di vivere”. Del resto l’Africa non l’hai mai vista, come Kevin del resto.
Al Soccer City Stadium di Johannesburg i fratelli Boateng si sono praticamente ignorati. È prevalsa l’indifferenza tra questa strana coppia del calcio unita suo malgrado da un vincolo di sangue, divisa sul campo dal colore della maglia e dagli inni nazionali.
Alessia Santucci
