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Germania, depositata la richiesta di scioglimento del Bayern Monaco

Clamorosa iniziativa di un professore tedesco: la legge prevede che i club di calcio debbano avere “scopi ideologici”. Poi spiega: “Non voglio che accada, ma voglio dimostrare che se la legge venisse applicata…”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Incredibile ma vero: in un tribunale tedesco è stata presentata domanda di scioglimento del Bayern Monaco. E non si tratta di un club "minore" omonimo della squadra di Carlo Ancelotti, ma proprio di quel Bayern Monaco capace di vincere 26 volte la Bundesliga, 18 coppe di Germania, 5 supercoppe, 6 coppe di Lega, 5 Champions League, 1 coppa UEFA, 1 supercoppa europea, 3 coppe Intercontinentali/Mondiali per Club, e via dicendo. Una richiesta che ha dunque del clamoroso.

A farsene promotore è stato Lars Leuschner, docente di diritto all'Università di Osnabrück, e già tifoso egli stesso del Bayern Monaco, che ha spiegato poi il senso della sua "provocazione". Lo ha raccontato a Die Zeit, che ha ricostruito l'intera vicenda: secondo una legge tedesca, infatti, i club calcistici devono perseguire scopi "ideologici" e non soltanto economici. Inutile sottolineare che, pur con tutta la dietrologia possibile, il Bayern Monaco (così come praticamente tutti i club professionistici e non solo tedeschi), persegue puramente scopi economici, come dimostra l'oltre miliardo di euro di fatturato recente.

Ma se la legge venisse di fatto applicata, allora sarebbero guai seri. "Io in realtà non voglio che il Bayern Monaco venga cancellato, ma voglio soltanto essere un esempio", ha spiegato il docente, "se questa legge venisse presa sul serio, i club tedeschi si ritroverebbero con problemi difficilmente risolvibili". Intanto però la richiesta è stata effettivamente presentata, ed il problema è che a livello giuridico ci sarebbero anche i requisiti per "accogliere" la richiesta di scioglimento. Per ora il Bayern Monaco si è limitato a bollare il tutto come "una richiesta senza fondamento". Ma ora bisognerà presentare la propria posizione entro il 20 settembre in tribunale. Una piccola scocciatura o l'inizio di una discussione per cambiare l'attuale legge? Se ne saprà di più tra qualche settimana.

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