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Gerald Asamoah: “Ballack e compagni non reagirono contro i cori razzisti nei miei confronti”

L’ex attaccante dello Schalke 04 ha denunciato la mancanza di solidarietà da parte dei suoi compagni di Nazionale dopo gli insulti razzisti incassati.
A cura di Marco Beltrami
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gerald asamoah

Gli episodi accaduti in Pro Patria-Milan hanno fatto tornare d’attualità la piaga del razzismo nel mondo del calcio. A tal proposito direttamente dalla Germania arriva una nuova “denuncia”. L’esperto attaccante tedesco di origini ghanesi Gerald Asamoah, nella sua biografia, ha criticato l’ex capitano della Nazionale teutonica Ballack e altri compagni di squadra per non aver condannato con chiarezza le aggressioni verbali razziste che lui stesso ha dovuto subire. In alcuni estratti della sua autobiografia, anticipati oggi dal quotidiano ‘Bild', l’ex centravanti dello Schalke 04 ha raccontato degli insulti che gli sono piovuti addosso quando ha giocato con lo Schalke una partita di Coppa di Germania contro l'Hansa Rostock II nel 2006. Asamoah, primo giocatore di origine africana a giocare per la Germania, ha sperato in vano in una condanna di quello che era successo da parte di Ballack e dei suoi compagni di nazionale, con i quali aveva appena disputato il Mondiale del 2006.

Allora mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata una reazione da parte dei giocatori della nazionale, a cominciare dal capitano. Una dichiarazione chiara contro quello che era successo –  ha scritto Asamoah – Quello che è accaduto mi ha deluso molto e mi ha fatto riflettere molto.

Il giocatore 34enne che attualmente milita nel Greuther Furth non ha nascosto in conclusione di essere stato ad un passo dall’abbandonare la sua Nazionale, non sentendosi assolutamente “accettato”:

Che senso ha giocare per un paese i cui tifosi non ti vogliono?, ho pensato.

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