Genoa-Sampdoria 0-1 Gabbiadini decisivo, blucerchiati al terzo posto (foto)
Undici punti, un derby vinto e terzo posto in classifica. Per la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic è davvero una festa la vittoria sul Genoa per 1-0 nella prima stracittadina stagionale che rilancia le ambizioni blucerchiate attualmente solitari dietro alla coppia Juventus-Roma. Un inizio di stagione impressionante per una squadra che sembrava dovesse affrontare l'ennesima annata di transizione non solo perché aveva appena subito il cambio di società da Garrone a Ferrero. E invece, la Samp continua a stupire, imbattuta dopo 5 giornate e con la consapevolezza di poter fare ancora bene e migliorare. Come ha fatto nel derby dove è partita timorosa per poi prendere metri e gioco sul campo fino alla rete nella ripresa siglata da Gabbiadini direttamente su punizione, velenosa, sul secondo palo beffando il pur ottimo Perin. Il massimo risultato per il minimo sforzo facendo sognare i propri tifosi. Per il Genoa solamente tanta corsa e coraggio come da manuale quando scendono in campo i Grifoni, ma per vincere e segnare serve molto altro perché Viviano a conti fatti non ha mai effettuato parate determinanti. Per Gasperini qualcosa da rivedere soprattutto in avanti dove Pinilla e Matri hanno qualità indiscusse ma si stanno confermando tutto fuorché animali da gol.
Primo tempo: tanta velocità ma nessuna vera emozione
Gioco a scacchi tra Gasperini e Mihajlovic. In un Marassi tutto esaurito, il primo derby di Ferrero non passa inosservato perché in campo c'è una Sampdoria ancora imbattuta in campionato e un Genoa che in caso di successo potrebbe raggiungere i blucerchiati. Due squadre rigenerate da quest'estate dopo un'ultima stagione ricca di delusioni e un cammino negativo che le aveva relegate nelle parti anonime della classifica di Serie A. Mihajlovic e Gasperini non mischiano le carte e mettono in campo le formazioni che reputano migliori: grifoni con Kucka e Perotti ai lati dell'unica punta Pinilla in un tridente anomalo ma sempre più rodato. In panchina il talento di Lestienne e soprattutto Matri, malgrado l'ultima doppietta infrasettimanale. Per i blucerchiati Eder e Gabbiadini ai lati per favorire spazi alla potenza di Okaka sempre più elemento fondamentale nelle idee di Mihajlovic.
Perotti e Okaka i migliori in campo. Il primo tempo scorre via senza gol e forti emozioni ma con due squadre che giocano a ritmi altissimi, verticalizzano con una facilità impressionante e dimostrano di avere una condizione psicofisica invidiabile a molte altre squadre di Serie A. Ad ogni sortita offensiva però hanno la meglio le difese avversarie con Viviano e Perin impegnati in normale amministrazione senza interventi da ricordare. Ma anche se mancano le reti è l'atteggiamento a viso aperto che piace e molto: il Genoa punge moltissimo sulla destra per Perotti che è il punto di riferimento degli uomini di Gasperini per tutte le azioni offensive dei rossoblù; la Samp preferisce i lanci verticali per Okaka che in fatto di fisico riesce spesso a farsi largo tra le maglie difensive genoane.
Secondo tempo: ci pensa Gabbiadini
Tanti falli, ritmo alto. La ripresa è ancora all'insegna dei falli: già 23 in soli 50′ minuti di gioco per un derby che si fa sentire sulle gambe dei giocatori in campo per i tanti fischi arbitrali soprattutto sulla mediana dove i falli tattici non si contano più. La sfida resta comunque aperta e giocata su ritmi alti senza però che né il Genoa né la Samp riescano a trovare la giusta lettura per superarsi. Così al quarto d'ora del secondo tempo è per primo Gasperini a provare a cambiare qualcosa in campo alzando il baricentro della squadra togliendo Kucka e inserendo Alessandro Matri al fianco di Pinilla con Perotti esterno destro pronto a inserirsi in un vero e proprio tridente.
Gabbiadini direttamente su punizione. La Sampdoria non mescola le carte e continua a giocare con gli stessi dell'inizio, prendendo leggermente più campo rispetto al Genoa. Ma i tiri verso Perin latitano con le azioni offensive che si infrangono sulla difesa rossoblù. Gasperini intanto cambia ancora con l'uscita forzata di Burdisso che fa sbandare un po' i suoi. Non è un caso che il vantaggio blucerchiato arrivi proprio qualche minuto dopo l'uscita del centrale argentino al 30′ quando con una punizione direttamente calciata in porta sul palo più lontano Gabbiadini rompe gli equilibri e lancia i blucerchiati verso un risultato importantissimo. Nel finale solito forcing dei Grifoni ma il derby non sfugge di mano a Mihajlovic e giocatori per la 27a vittoria nelle stracittadine di Serie A