Genoa: Pavoletti da urlo, segna sempre lui
Il tecnico del Genoa, Gianpiero Gasperini, alla vigilia del derby era stato profetico come solo chi conosce bene la sua creatura sa essere. Senza pretattica, né particolari giochi di prestigio, aveva indicato il rientro di Leonardo Pavoletti come una circostanza determinante per la sua squadra. E del resto, non bastassero le prestazioni dell'attaccante ex Sassuolo, che sul finire dello scorso anno si è guadagnato la riconferma a suon di gol (6 in 10 presenze), sono i numeri in sua assenza a testimoniarlo. Il numero 19, tra infortuni e squalifiche, ha dovuto saltare sette partite (otto contando anche Carpi in cui si è fatto espellere dopo meno di un tempo), un lasso di tempo nel quale i rossoblù hanno segnato lo straccio di due gol con Figueiras e Gakpé.
Ben altra storia con lui in campo, come si è visto ieri in Genoa-Sampdoria, gara riaperta grazie alla sua caparbietà e a due giocate da campione che hanno regalato al match un finale da brividi sul risultato a sorpresa di 2-3. Prima ha svettato in mischia, andando più in alto di tutti per colpire il corner che ha trasformato nel gol dell'1-3, poi è stato autore di un autentico numero in occasione del raddoppio. Servito sulla corsa tra le maglie della difesa, ha stoppato al volo un pallone non facile, lo ha addomesticato con un altro tocco, utile a impedire l'intervento del difensore e con un sombrero ha eluso l'uscita del portiere per poi finire in porta con il pallone. Difficilmente avrebbe potuto fare di più, visto il cattivo inizio dei suoi, finiti sotto per 3-0 dopo appena 50′. Con la doppietta di ieri, sale a 7 il suo bottino stagionale in 11 partite, per una media 6.23 e una fantamedia di 8.05. Numeri che aumentano il rammarico per l'infortunio che lo ha tenuto ai box per un mese a inizio stagione e per la squalifica di tre turni per l'espulsione di Carpi.
