Generazione Donnarumma, la ‘meglio gioventù’ del Milan
La ‘meglio gioventù' del Milan. Via i calciatori non funzionali al progetto, sì alla rifondazione della squadra innestando nella rosa i talenti del settore giovanile oppure i ragazzi in giro a farsi le ossa lontano dalla casa madre. Questioni economiche, necessità di ripartire dalla base e conferire maggiore fiducia ai babies che hanno il futuro spalancato all'orizzonte. Quello del club rossonero è ‘green', verde, il colore della speranza di riportare presto in auge il blasone di una delle società più titolate al mondo.
Capofila della generazione è Donnarumma, l'estremo difensore classe '99 che ha preso il posto di Diego Lopez, un ex del Real Madrid abituato a calcare il prato leggendario del Bernabeu e finito in panchina alle spalle del sedicenne venuto da Castellammare di Stabia (Napoli). Sul portiere ha messo gli occhi il Barcellona che – secondo le news che provengono dalla Spagna – sarebbe pronto a offrire 35 milioni di euro. La replica dell'ad Galliani è stata secca: "Donnarumma è senza prezzo, lo consideriamo incedibile".
L'ultimo delle nidiata, come sottolineato dalla Gazzetta, è Livieri: estremo difensore del '97 promosso tra i più grandi dopo l'infortunio dello spagnolo. Più in là, nel cuore della mediana, c'è Manuel Locatelli, centrocampista diciottenne che dovrebbe prendere il posto lasciato vacante da Nocerino volato negli States.
Calabria (terzino, 1996), Romagnoli (difensore centrale, 1995), Simic (difensore centrale, 1995, ceduto all'Hajduk Spalato in prestito e poi richiamato dopo lo stop di Mexes), José Mauri (centrocampista, 1996) e il più ‘anziano' Niang (attaccante, 1994) completano il novero degli Under che alimentano la rosa a disposizione di Mihajlovic: sono 28 i calciatori che compongono il gruppo, con il limite massimo di 25 tesserati che può essere superato solo con i giovanissimi. E il Milan da questo punto di vista s'è portato avanti. E' la rivoluzione del ‘diavolo' che cerca a fatica di ritrovare la propria dimensione in Italia e in Europa, farlo raggiungendo la Champions renderebbe la strada un po' meno in salita.