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Gaudino, talento del Bayern a 250 euro al mese

Gianluca Gaudino, figlio di Maurizio ex Stoccarda, è il talento del Bayern di Guardiola che lo ha preferito a Benatia quando ha dovuto sostituire Badstuber. Compirà 18 anni a novembre e ha un ingaggio incredibile: 250 euro al mese.
A cura di Maurizio De Santis
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Suo padre Maurizio gelò il San Paolo e il Napoli di Maradona in una sera di maggio del 1989. Finale di andata di Coppa Uefa, gli azzurri vincono 2-1 contro lo Stoccarda e la rete dei tedeschi porta la firma di Gaudino. Attaccante ed emigrante, in Germania v'era andato a cercar fortuna giocando a calcio e ci riuscì ma dovette inchinarsi alla squadra del Pibe de Oro. Gianluca, figlio del bomber metà campano e metà tedesco (Vogts lo convocò anche in nazionale per i Mondiali di Usa '94), ha seguito le orme del padre. Non è una punta ma un mediano di lotta e di governo che, se il mister chiama e vuole, può fare anche il difensore. Ed è già bravo abbastanza d'aver conquistato perfino Pep Guardiola che gli ha regalato la soddisfazione di due apparizioni con la maglia del club campione di Bundesliga e d'Europa. Diciotto anni (li compirà il prossimo 11 novembre), contratto in scadenza nel 2015 e uno stipendio che vale un mezzo rimborso, di quelli corrisposti ai ragazzi che giocano nelle serie minori: 250 euro. Altro che plusvalenza… rapporto qualità/prezzo senza precedenti: Gianluca Gaudino ha indossato la maglia di titolare contro il Wofsburg (prima stagionale) e poi lo Stoccarda (piazzato addirittura come centrale nel reparto arretrato), quando ha scalzato Benatia… l'ex romanista accolto con scetticismo da parte dell'ambiente bavarese.

Badstuber va ko per l'ennesima volta e l'ex allenatore del Barcellona lo incoraggia, gli indica con la coda dell'occhio e poche parole che adesso tocca a lui fare a gomitate là dietro. Perché proprio lui? I difensori di Pep non devono essere solo capaci di far muro ma anche impostare l'azione e Gianluca ha tecnica individuale e piedi buoni da renderlo perfetto per l'idea di calcio dell'iberico. Lui ringrazia e getta il cuore oltre l'ostacolo. Sognare costa nulla, proprio come la sua paga così bassa incredibilmente bassa rispetto alle cifre che rendono il club bavarese una potenza economica a livello europeo. Lui, però, adesso non ci pensa: vitto, alloggio e studi sono pagati dai tedeschi. Lui continua a giocare e a stupire Guardiola che ha scoperto d'avere in casa un talento di valore a un prezzo irrisorio rispetto ai milioni sborsati per l'ex giallorosso.

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