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Gattuso ringhia in conferenza: “I giornali dicono cazzate, shit, malakia” (video)

L’Ofi torna alla vittoria dopo 2 sconfitte e Gattuso esplode in conferenza stampa. ‘Ringhio’ attacca i media che diffondono notizie false: “Voglio rispetto per me, la squadra e Creta. Le difficoltà? Sono il condottiero della barca non l’abbandono. E voglio che i miei calciatori giochino con le palle e con il cuore”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Ofi Creta torna alla vittoria dopo due sconfitte consecutive (1-0) nel confronto diretto con l'Atromitos e si porta a 4 punti dalla capolista. Rino Gattuso, furente, sfoga la rabbia per le critiche ingiuste – a suo dire – e le notizie fasulle che la stampa greca (un quotidiano in particolare) gli ha riservato. "Cazzate, shit, malakia" (quasi a richiamare i pettegolezzi da femminucce) così definisce il contenuto degli articoli. ‘Ringhio' un po' Trapattoni (interprete del celeberrimo ‘Strunz', il calciatore del Bayern Monaco) e un po' Malesani, pure lui protagonista di una conferenza stampa molto animata quand'era al timone del Panathinaikos. Un quarto d'ora di arringa: sguardo corrucciato, muso imbronciato, linguaggio impastato d'italiano, inglese e cadenza dialettale, concetti chiari. Diretto ed efficace, come quando entrava in tackle sull'avversario per strappar palla e lottava nei contrasti. Muso a muso. A muso duro. Prende fiato, approfitta che l'interprete traduca alimentando il pathos e attacca: "Conosco bene le difficoltà della società, quando sono venuto qui ne ero perfettamente consapevole e ci ho investito personalmente, chiamando anche miei collaboratori perché per me il calcio è una passione e ho voglia di lavorare. Questa è la mia squadra – ammette con orgoglio -. Io sono il condottiero della barca, non la abbandono. Sarò l'ultimo a lasciarla. Si può vincere e si può perdere ma alla mia età, a 37 anni, è troppo facile prendere e andare via".

"Cazzate, shit, malakia". Italiano, inglese, greco. L'ex rossonero prova spiegarsi in tutte le lingue del mondo e riesce a farsi capire bene… "Quello che scrivono sui giornali sono tutte cazzate". Si ferma un attimo, poi urla e sbatte i pugni sul tavolo: "Siamo l'Ofi non il Real Madrid e nemmeno il Barcellona… però voglio rispetto per me, per la mia squadra, per Creta. E soprattutto ‘i want my players play with balls… and heart. Me work' (voglio che i calciatori giochino con le palle e con il cuore. Io penso a lavorare)". E chi non s'adegua alle regole può accomodarsi anche a bordo campo… com'è capitato a Frangoulakis e Daskalakis messi fuori rosa per questioni disciplinari: "Non hanno rispettato le regole – conclude Gattuso -. Quelle valgono per tutti… che siano italiani, cretesi, greci oppure africani. Non ho la laurea per fare l’insegnante ma ho il patentino di allenatore e fino a quando in panchina ci sarò io, prendere le decisioni toccherà sempre e solo a me".

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