Gattuso: “Higuain? Con l’esperienza che ha si controlli meglio. Benatia? Niente alibi”
Come fai non parlare di Gonzalo Higuain? Il Pipita, inizialmente atteso come alter ego di Cristiano Ronaldo nella sfida del gol di San Siro, esce dal campo in lacrime e furente, con l'arbitro Mazzoleni che gli rifila il cartellino rosso. Cala così il sipario per l'argentino che adesso rischia una pesante squalifica: alla beffa di aver sbagliato il rigore del possibile pareggio si aggiunge anche il danno del provvedimento disciplinare che lo attende. Una serata da dimenticare per l'attaccante rossonero, una sorta di déjà vu rispetto a quanto accade a Udine qualche anno fa… solo che allora indossava la maglia del Napoli ma il finale su lo stesso: schiumava rabbia e la urlava contro il direttore di gara, perse il controllo nel momento più delicato.
Spero che Higuain si scusi per l'atteggiamento con l'arbitro – ha ammesso il tecnico, Gattuso, ai microfoni di Sky Sport -. Deve controllarsi meglio con l'esperienza che ha. Sente tantissimo peso addosso, ha sbagliato il rigore contro la sua ex squadra, a volte l'emozione ti può fare brutti scherzi.
Perché sul dischetto s'è presentato Higuain? C'era qualche indicazione differente? Gattuso spiega come sono andate le cose e svela come abbia lasciato ai calciatori una certa autonomia nella decisione.
C'è libertà su chi deve battere il rigore fra Higuain, Kessie, Calhanoglu e Suso. Pipita se l'è sentita, è stato bravo il portiere della Juve. Non facciamo polemica. L'anno scorso hanno sbagliato Kessie e Rodriguez, ora è facile massacrare Gonzalo.
A proposito di rigore, sull'azione incriminata c'è stato un fallo di mano evidente di Benatia. Già ammonito, ha rischiato il secondo cartellino giallo ma il direttore di gara non ha ritenuto ci fossero gli estremi per l'espulsione. Gattuso, però, non cerca alibi.
Non voglio aggrapparmi a delle attenuanti come il secondo giallo a Benatia – ha concluso l'allenatore del Milan -. Abbiamo fatto quello che potevamo fare. Abbiamo incontrato una squadra nettamente più forte di noi, non andiamo alla ricerca di nessuna polemica. La Juventus non è soltanto la squadra più forte d'Italia, è la più attrezzata in Europa con Manchester City e Barcellona.