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Gattuso, che vergogna: “Dovevo andare al Bayern ma feci una figuraccia”

Il centrocampista rossonero racconta di quando nel 2008 era praticamente già pronto per andare a Monaco, poi però Galliani ed Ancelotti lo rinchiusero a chiave nel museo del Milan e lui cambiò idea. “Me ne vergogno ancora oggi”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Clamoroso retroscena di mercato raccontato da Rino Gattuso: l'ex-centrocampista di Salernitana e Milan, già campione del Mondo con l'Italia nel 2006 in Germania, ha spiegato in una lunga intervista rilasciata ai tedeschi di Bild i motivi del suo mancato trasferimento al Bayern Monaco, che sarebbe dovuto avvenire nell'estate del 2008, quando la carriera del centrocampista calabrese era all'apice.

La trattativa era ormai in fase di chiusura, e tutto lasciava credere che l'ufficialità del suo passaggio all'Allianz Arena fosse imminente. A quel punto, racconta Gattuso, intervennero Adriano Galliani e Carlo Ancelotti, quest'ultimo allenatore del Milan all'epoca: i due "rinchiusero" il centrocampista calabrese a chiave nel museo del Milan, allo scopo di fargli cambiare idea. E la cosa riuscì: Gattuso fece un passo indietro facendo saltare la trattativa e rinnovando con il Milan, dove sarebbe poi rimasto altri quattro anni prima di chiudere la carriera al Sion.

"So di non aver fatto una bella figura con loro, al contrario", ha raccontato ancora Gattuso, "e me ne vergogno pure. Devono aver pensato che ho usato il Bayern Monaco per farmi pagare di più dal Milan, ma giuro che non sia andata così", ha specificato l'ex-centrocampista rossonero. A Monaco di Baviera c'è ancora chi rimpiange quel mancato acquisto, che dopo qualche mese ebbe anche la sfortuna di rompersi il crociato. Nonostante tutto, rimase al Milan vincendo un ulteriore scudetto nel 2011 e chiudendo l'anno dopo l'esperienza rossonera con 468 partite (99 delle quali in Europa) ed 11 reti, vincendo praticamente ogni cosa: due scudetti, una coppa Italia, due supercoppe italiane, due Champions League, due supercoppe UEFA ed un Mondiale per Club. Oltre ovviamente ad un titolo Mondiale con l'Italia.

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